Una squadra di calcio con un nome di una persona? La Giana Erminio e le sue sorelle nel mondo

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Giana Erminio
28 Agosto 2023

Fabio Basile - Autore

Può una squadra di calcio avere il nome di una persona? E’ questa la storia della Giana Erminio, club tornato in Serie C dopo una stagione tra i dilettanti. La squadra di Gorgonzola, che in origine si chiamava “Unione Sportiva Argentia“, è tornata tra i professionisti, dopo aver vinto il Girone D di Serie D. La società lombarda parteciperà al suo 9^ campionato di Lega Pro della storia. Il nome della formazione è cambiato più volte nel corso della storia sino a diventare, appunto, Giana Erminio. Andiamo a scoprire il motivo di questa scelta e quali sono le altre squadre nel mondo che devono il suo nome a una personaggio storico o, in alcuni casi, di fantasia.

Da Unione Sportiva Argentia a Giana Erminio: la storia della squadra della Città di Gorgonzola

La società nasce nel 1909 con il nome di Unione Sportiva Argentia. Nel 1928 arriva l’affiliazione alla F.I.G.C. con la conseguente iscrizione alla Terza Divisione (la nostra Serie D, per intenderci). Nei primi anni trenta è arrivato il cambio denominazione in “U.S. Gorgonzola”, nome che la società adotta fino al 1932. In quell’anno, infatti, la squadra cambierà nome in G.S. Giana Erminio (nel 1944 ci fu una breve parentesi in ENAL Gorgonzola, prima di tornare A.S. Erminio Giana nel 1947).

La società si chiama così in onore di un alpinista, Erminio Giana, nativo di Gorgonzola e sottotenente del 4^ Regimento Alpini del Battaglione Aosta, medaglia d’argento al valore militare e caduto durante la Prima Guerra Mondiale sul Monte Zugna. Le curiosità sulla Giana Erminio, però, non finiscono qui. Il proprietario della squadra è Oreste Bamonte, presidente in carica dal 1985. In panchina, inoltre, dal 1994 al 2018 c’è stato Cesare Albè, soprannominato “il Ferguson della Martesana“. L’allenatore, oggi, è Andrea Chiappella che, dopo una sola stagione tra i dilettanti, ha riportato la squadra nel professionismo. La Giana Erminio, però, non è l’unica società in Italia (e nel mondo) che deve il suo nome a una persona.

Bamonte
Credit: Giana Erminio

Renato Curi Angolana e non solo: dal Karl-Marx-Stadt al Willem II, gli altri esempi nel mondo

In Italia esiste un’altra società, che milita in Eccellenza, intitolata a un personaggio noto nel mondo del calcio. E’ la Renato Curi Angolana, società di Castel Sant’Angelo, in provincia di Pescara, che gioca nel campionato d’Eccellenza Abruzzese. La società deve il suo nome a Renato Curi, ex calciatore del Perugia in Serie A di ruolo centrocampista. Il classe 1953 morì d’infarto nello stadio della sua squadra durante un match contro la Juventus il 30 ottobre 1977. A lui è intitolato anche lo stadio del Perugia.

In Europa sono tre le squadre che giocano, o hanno giocato, a livello professionistico e che devono il loro nome a un personaggio storico. La prima è il Willem II, squadra olandese che ha sede nella città di Tilburg. La società si chiama così in onore di Re Guglielmo II, che proprio lì morì.

Le altre due società in Europa che vogliamo ricordare con nomi di persona sono due: il Karl-Marx-Stadt (che oggi si chiama Chemnitzer FC) e, sempre in Germania, il Carl Zeiss Jena. La prima deve il suo nome al filosofo dell’ottocento e gioca in RegionLiga, la quarta serie tedesca. Le autorità del paese, durante la Guerra Fredda, rinominarono la città di Chemnitzer con il nome, appunto, di Karl-Marx-Stadt. I sassoni hanno avuto un passato importante in Europa: nel 1967, infatti, la società vinse il suo primo (e unico) campionato nazionale della Germania dell’Est e più volte ha preso parte alle maggiori competizioni europee. La sua ultima apparizione in Coppa UEFA risale al 1989/90, quando la Juventus di Dino Zoff eliminò i tedeschi agli ottavi di finale.

Il Carl Zeiss Jena, invece, non ha cambiato il suo nome. La squadra, che gioca in RegionLiga, quarta serie tedesca, e ha sede a Jena. La squadra nasce nel 1903 dall’idea di alcuni operai della fabbrica (appunto) Carl Zeiss, anche se l’anno della fondazione ufficiale è quello del 1911 (dal 1954 al 1966 il club si è chiamato SC Motor Jena). La società può vantare tre titoli nazionali e quattro coppe di Germania dell’Est, nonché una finale di Coppa delle Coppe persa contro la Dinamo Tbilisi.

In Europa sono da segnalare anche nomi di squadre che derivano da personaggi di fantasia: il Santa Claus FC (che deve il suo nome, appunto, a Babbo Natale), che ha sede in Finlandia, e il SV Robinhood, squadra del Suriname.

Vasco Da Gama, Colo Colo e molte altre; gli esempi in Sud America

In Sud America, invece, assegnare il nome di una persona a una squadra di calcio è una pratica piuttosto comune. Le tre società più conosciute sono il Vasco Da Gama, il Colo Colo e il Newell’s Old Boys. La prima è brasiliana e ha sede a Rio De Janeiro e deve il suo nome all’esploratore portoghese che circumnavigando il continente africano e doppiando il capo di Buona Speranza nell’odierno Sudafrica arrivò a toccare le coste dell’India. Il Vasco Da Gama è stato fonato nel 1898 da alcuni immigrati portoghesi. Può vantare 24 campionati carioca vinti (competizione tra le squadre dello Stato di Rio de Janeiro), 4 titoli nazionali, una Coppa del Brasile e una Copa Libertadores (la nostra Champions League).

In Cile, invece, troviamo il Colo Colo. Il nome della squadra viene da ColoColo, un capo Mapuche (antica tribù), che, presente anche sullo stemma della società, rappresenta il coraggio. Nel 1551, alla guida del suo esercito, respinse le offensive degli spagnoli che volevano invadere il suo territorio. La squadra ha sede a Santiago del Cile ed è la squadra più titolata del Cile. Nel suo Palmarès possiamo contare: 32 campionati nazionali, 13 Coppe del Cile e 3 Supercoppe del Cile, oltre alla Copa Libertadores nel 1991. Da segnalare, inoltre, che la traduzione di “Colocolo” è gatto della montagna.

Le squadre con un nome di persona nel continente sudamericano non finiscono qui. In Argentina, infatti, troviamo il il Newell’s Old Boys, che deve il suo nome a Isaac Newell, considerato uno dei pionieri nel calcio in Argentina. La squadra ha sede a Rosario ed è nota per essere stata la società in cui Lionel Messi ha mosso i primi passi nel mondo del calcio. Il club gioca le sue partite nello stadio “Marcelo Bielsa” e vanta nel suo Palmarès 4 campionati argentini.

La tradizione di squadre con nomi di persona in Argentina, però, non finisce qui. In Primera B Nacional troviamo Club Atlético Douglas Haig, squadra che ha sede nella città di Pergamino, nella provincia di Buenos Aires. Il club è stato fondato nel 1918 da un  gruppo di lavoratori della compagnia ferroviaria Ferrocarril Central Argentino. Il presidente dell’azienda, tale Ronald Leslie, acconsentì alla creazione della squadra ma decise di intitolarla a Sir Douglas Haig, generale scozzese e tra gli artefici della vittoria della Triplice Intesa nella Prima Guerra Mondiale.

C’è poi una squadra che ha un doppio nome e cognome in Argentina: il Club Deportivo Godoy Cruz Antonio Tomba. Il club, infatti, ha sede a Godoy Cruz, città della Provincia di Mendoza che si chiama così in onore del governatore della provincia di Mendoza nell’ottocento. La squadra, inoltre, ha aggiunto il nome ‘Antonio Tomba’ per il negozio di vini del signor Tomba che sponsorizzava, in origine, il Deportivo Bodega Antonio Tomba. La società attualmente gioca nella Prima Divisione Argentina.

In Sudamerica sono da segnalare anche: Club Atlético Aldosivi (squadra argentina che deve il suo nome ai suoi quattro fondatori Alard, Dollfus, Wiriott e Sillard, che decisero di inserire le prime due iniziali di ogni persona nel nome del club), il Club Deportivo O’Higgins di Rancagua (squadra cilena che si chiama così per O’Higgins Riquelme, uno dei padri fondatori del Cile), il Club Deportivo Luis Angel Firpo (squadra di El Salvador che ha dato il suo nome all’omonimo pugile, campione del mondo dei Pesi Massimi nel 1923) e il Club Presidente Hayes di Asuncion (chiamata così per l’ex presidente degli USA, Rutherford Hayes, che era stato vicino alle sorti del Paraguay nell’ottocento).