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Zola: “Idee, obiettivi e giovani: la C una risorsa per tutti”

Il 9 febbraio Gianfranco Zola è diventato vicepresidente della Lega Pro. 56 anni, la candidatura di magic box era legata a quella del giornalista Matteo Marani. Risultati delle votazioni: 39 squadre su 60 hanno votato per loro, che si traducono in una vittoria sull’avversario elettorale Marcel Vulpis. Entrati in ufficio, dunque, è arrivato il momento di lavorare. In un’intervista sulle colonne della Gazzetta dello Sport, il vicepresidente della Serie C ha tracciato la linea che seguirà il suo mandato e ha delineato la sua visione per la terza divisione italiana.

Le parole di Zola: “Dobbiamo concentrarci di più sui settori giovanili”

Io penso alla C. Abbiamo tante idee“. Esordisce così Gianfranco Zola. Che poi precisa come la Lega Pro sia una componente fondamentale per il calcio italiano: “La C è una risorsa per tutti. Conviene ai dilettanti per lanciare i loro talenti, conviene alla B per sceglierne. E conviene alla A mandarli qui a maturare“. Per far maturare i giovani, però, bisogna creare il giusto ambiente: “Bisogna creare le condizioni perché i club mettano più attenzione sul settore giovanile, cercando talenti in zona e crescerli. La prima squadra dipenderà sempre di più da questo lavoro. Con tecnici e strutture all’altezza“. Anche perché, fa notare Zola, nel mondo del calcio ci sono tanti esempi di squadre che puntano o hanno puntato tanto sui loro talenti: “Milan, United, Barcellona, Real hanno vinto tutto con giocatori nati in casa, affiancati da campioni che li hanno fatti crescere. Perché non può essere così anche qui?

Nobili intenzioni, che però per diventare realtà hanno bisogno della collaborazione delle società: “Dobbiamo conoscere bene la realtà, confrontarla con quelle straniere e proporre il progetto ai club. Che poi devono agire“. Una questione che gli sta a cuore, Anche per il fatto che magic box ha esordito tra i professionisti proprio in Serie C e lui per primo riconosce l’importanza del terzo campionato italiano: “Io sono arrivato in A a 23 anni, ho imparato a soffrire quando mi scartavano ai provini e giocavo in Prima categoria a 16 anni. Sono cresciuto grazie alla C“.

Era la fine degli anni ’80 quando un giovane Gianfranco Zola si affacciava nel calcio professionistico. L’ha fatto in Serie C, con la maglia della Torres. Poi il Napoli di Maradona e lo scudetto, il Parma, il Chelsea e il ritorno in Sardegna, questa volta a Cagliari. Una carriera che ha consacrato magic box a leggenda del calcio italiano. Una carriera iniziata proprio in Serie C. Ora che è vicepresidente della Lega Pro, l’intenzione di Zola è quella di dare ai giovani talenti l’ambiente adatto per maturare e diventare grandi calciatori.

Redazione

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