Il calcio italiano da sempre ha il problema del lanciare i giovani calciatori. Negli ultimi il trend è andato sempre peggiorando, salvo le ultime stagioni, dove alcune società hanno dovuto ricorrere anche al proprio settore giovanile. Chi per scelta, chi per necessità ma resta il fatto che la situazione è ancora difficile rispetto ai campionati esteri.
Ma perché in Italia esiste questa paura verso i giovani? Domanda a cui difficilmente si riuscirà a trovare una risposta comune, ma a tal proposito ha parlato Gianfranco Zola. Ora vice presidente della Lega Pro si è fatto garante di questa situazione e insieme a Marani vuole provare a dare una sterzata al movimento, partendo anche dalla Serie C. L’ex Cagliari ha rilasciato un’intervista a Il Giorno.
Chi se non Gianfranco Zola poteva parlare del calcio italiano e dei giovani in Italia. “E’ vero, è un problema molto serio – ha detto l’ex Chelsea – . Da noi non si riescono a lanciare i giovani e così finisce che per giocare devono andare nei campionati stranieri dove c’è un atteggiamento diverso (Casadei n.d.r.). Questione di mentalità, di accettazione dell’errore. Da noi non si perdonano gli sbagli dei giocatori maturi, figuriamoci quelli dei ragazzini. In altri campionati sanno che a 18 anni è normale che tu possa sbagliare. Se un giovane non sbaglia mai è un mediocre perché vuol dire che non va oltre a quello che sa fare. E’ il processo fondamentale della crescita. Dovremmo trovare il coraggio di affrontare il lancio dei ragazzi con questo spirito”.
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