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Calciatori britannici equiparati ai comunitari: cosa cambia in Serie C?

Calciatori britannici equiparati ai comunitari. E’ stata questa la richiesta della Lega Serie A approvata poi dalla FIGC nella giornata di mercoledì 26 luglio (leggi qui l’articolo). Si tratta di un cambiamento che entrerà in vigore nell’immediato, già a partire dalla stagione 2023/2024. Ma c’è una novità che riguarda anche la Serie C. Vediamola insieme.

Calciatori britannici equiparati ai comunitari, cosa significa?

Calciatori britannici equiparati ai comunitari, dicevamo. Ma cosa significa? Tutti i giocatori britannici, come ad esempio Loftus Cheek o Tomori, non occuperanno più lo slot da extra-comunitari. Per le squadre di Serie A, soprattutto nel panorama del mercato, si tratta di un cambiamento che comporta diverse novità. Prima che la FIGC approvasse la richiesta della Lega Serie A, infatti, il regolamento prevedeva che “Le squadre con più di due giocatori extracomunitari tesserati a titolo definitivo alla fine dell’annata sportiva appena conclusa possono prenderne nell’arco della stagione successiva un massimo di altri due provenienti dall’estero“.

Nei giorni successivi, la stessa FIGC ha pubblicato un comunicato con delle precisazioni sulla decisione. L’obiettivo è quello di chiarire alle società di Serie A la portata applicativa dell’equiparazione dei calciatori britannici a quelli comunitari. E nel testo firmato dal presidente Gabriele Gravina viene presa in considerazione anche la Serie C.

Cosa cambia in Serie C? Il comunicato della FIGC

Le società che prenderanno parte al campionato di Serie C, a partire dalla stagione che comincerà nel prossimo mese di agosto, dovranno attenersi alle novità nate a seguito dell’approvazione della FIGC. Il comunicato, tuttavia, parla chiaro: “Le società che disputeranno nella stagione sportiva 2023/2024 il Campionato Serie C non potranno tesserare calciatori professionisti cittadini di paesi non aderenti alla U.E. o alla E.E.E. provenienti dall’estero, né tesserare con lo status di professionista calciatori di detti paesi già tesserati in Italia con status diverso da quello di professionista, fatta eccezione per le società neo promosse in Serie C che potranno stipulare contratto da professionista con i calciatori dilettanti di detti paesi, già per esse tesserati nella stagione sportiva 2022/2023“.

Redazione

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