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Il girone d’andata è terminato: cosa è successo nel Girone A dopo 19 giornate

Nicola Rauti calciatore del Vicenza, crediti L.R. Vicenza, www.lacasadic.com

Nicola Rauti calciatore del Vicenza, crediti L.R. Vicenza, www.lacasadic.com

Il riassunto di tutti i momenti più importanti della prima metà di stagione nel girone A.

Vittorie, sconfitte, cambi di allenatore e gol allo scadere. Emozioni che il Girone A di Serie C è stato in grado di regalare in questa prima metà di campionato. Dopo 19 giornate è arrivato il momento di tracciare una linea e ripercorrere tutto quello che è successo in questi quattro mesi, dal 22 agosto al 22 dicembre 2025. A partire dal primo posto, lo scettro di campione d’inverno è stato assegnato al Vicenza, che ha totalizzato 49 punti in 19 gare, più di qualunque squadra nell’intera Serie C. La squadra allenata da Fabio Gallo ha macinato record su record ed è ancora imbattuta in campionato (15 vittorie e 4 pareggi). Al momento i biancorossi sembrano non avere rivali e svettano a +12 sul secondo posto occupato dal Lecco.

Proprio il Lecco (37 punti) e l’Union Brescia (36 punti) sono le squadre che hanno combattuto per la seconda posizione alle spalle del Vicenza. Entrambe le squadre hanno registrato pochissimi gol subiti, 11 per la formazione allenata da Valente, 10 per quella prima di Diana e ora di Corini. Poco più giù, al quarto posto, con 32 punti c’è il Cittadella. La squadra di Iori aveva iniziato la stagione in salita con ben 4 sconfitte nelle prime 6 giornate. Dopo la delusione è arrivata però la reazione che ha portato 8 vittorie, 4 pareggi e 1 sconfitta nelle successive gare.

Dal quinto posto in giù regna l’equilibrio. A 27 punti ci sono infatti 3 squadre: Inter U23, Alcione Milano e Trento. I nerazzurri di Stefano Vecchi si stanno comportando bene alla prima stagione in Serie C e hanno messo in mostra diversi talenti già finiti sul taccuino di Chivu. In sesta posizione la squadra allenata da Cusatis, invece, ha mantenuto spesso la porta inviolata: in particolare nelle 8 partite che ha vinto in campionato ha concesso un solo gol agli avversari. Al settimo posto il Trento si è reso protagonista di un calcio propositivo e moderno, che però ha concesso qualcosa dal punto di vista difensivo. In ottava posizione, con 26 punti, la Giana Erminio: la squadra di Espinal ha dimostrato un grande equilibrio e ha sempre dato del filo da torcere anche a squadre più in alto in classifica.

Al nono posto il Renate, dopo un inizio stagione altalenante, i ragazzi di Foschi hanno espresso un bel calcio partita dopo partita. Chiude la zona playoff con 24 punti l’Arzignano. I giallocelesti hanno cambiato in corsa il proprio allenatore affidando la panchina a Di Donato e hanno conquistato 14 punti nelle ultime 7 giornate. Nella zona centrale della classifica troviamo 5 squadre racchiuse in soli 3 punti. A 24 la Pro Vercelli che al Silvio Piola ha collezionato la maggior parte dei propri successi. A quota 22 poi Lumezzane e Ospitaletto, entrambe con gli stessi risultati: 5 vittorie, 7 pareggi e 7 sconfitte. Dietro di loro a 21 punti si trova l’Albinoleffe di Lopez, terzo miglior attacco del girone A con 27 gol ma anche seconda peggior difesa con 30 gol subiti. Sempre a 21 punti si posiziona la Dolomiti Bellunesi. Nel corso della stagione la squadra neopromossa in Serie C ha esonerato il proprio allenatore Zanini e ha affidato la panchina a Bonatti.

La zona playout e la penalizzazione della Triestina

Con 21 punti, gli stessi di Albinoleffe e Dolomiti Bellunesi, al sedicesimo posto si trova il Novara, che nelle ultime ore ha esonerato il proprio allenatore Zanchetta. È inoltre la squadra ad aver pareggiato di più in campionato: ben 12 pareggi su 19 partite totali. La diciassettesima posizione è occupata dalla Virtus Verona con 18 punti mentre a quota 15 si trova la Pergolettese, che quest’anno è riuscita a vincere solo 3 partite su 19 e ha cambiato in panchina, puntando su Tacchinardi per il post Curioni. Penultimo posto per la Pro Patria a quota 12 punti. Peggior attacco (al pari della Pergolettese) e peggior difesa per la squadra allenata ora da Bolzoni, dopo l’esonero di Greco.

Infine, la Triestina chiude la classifica del girone A. Dopo 19 giornate e 21 punti conquistati la squadra è comunque a -2 a causa dei 23 punti di penalizzazione, di cui 7 previsti già a inizio stagione e 16 arrivati durante l’anno. Una situazione più che in salita, con la società che ha anche deciso di cambiare allenatore, esonerando Marino a fine ottobre e affidando la guida tecnica ad Attilio Tesser.

Attilio Tesser / Credit: US Triestina 1918
Attilio Tesser / Credit: US Triestina 1918

Tutti gli allenatori esonerati e la classifica marcatori del girone A

Sono state ben otto le squadre che hanno deciso di cambiare allenatore durante questa prima metà di stagione. L’Union Brescia ha esonerato Diana dopo la sconfitta nel derby contro il Lumezzane. Al suo posto la società ha puntato su Corini. Cambio in panchina anche per l’Arzignano con l’esonero di Bianchini e l’arrivo di Di Donato. Nel Lumezzane Troise ha preso il posto di Paci dopo un avvio con 4 sconfitte nelle prime 4 giornate. La Triestina si è affidata all’esperienza di Tesser dopo la separazione con Marino, mentre la Pergolettese ha puntato su Tacchinardi per il post Curioni. Nella Dolomiti Bellunesi la panchina è stata affidata a Bonatti dopo l’esonero di Zanini. Cambio anche nella Pro Patria, con la squadra che è ora nelle mani di Bolzoni al posto di Greco. L’ultimo a essere esonerato è stato Zanchetta a Novara, che non ha “mangiato il panettone”. La decisione sul futuro allenatore è attesa nei prossimi giorni.

Oltre alla classifica del Girone, dopo 19 giornate tiene banco anche la classifica marcatori. Al momento la prima posizione è occupata da ben 3 giocatori, tutti a quota 8 gol: Mattia Minesso dell’Arzignano, Ferdinando Mastroianni della Pro Patria e Leon Sipos del Lecco. Dietro di loro c’è poi Nicola Rauti con 7 gol segnati con la maglia del Vicenza. 6 reti invece per Teoman Gunduz (Triestina), Marco Bertoli (Ospitaletto), David Stuckler (Vicenza) e Christian Capone (Trento).