Giugliano, sconfitta e polemiche. Il vice presidente Mazzamauro: “Noi penalizzati oltremodo”

il Giugliano festeggia con i tifosi Ph: Agenzia Press Gino Conte - Giugliano Calcio 1928 www.lacasadic.com
Un post gara polemico a Giugliano dopo la sconfitta dei padroni di casa per mano del Casarano.
Post gara ricco di polemiche, quello di Giugliano-Casarano. Diverse decisioni arbitrali non hanno soddisfatto l’allenatore Capuano: come lui anche diversi vertici del club hanno voluto esprimere il proprio disappunto.
Questo il pensiero del vice presidente Mazzamauro: “Siamo stati molto penalizzati. Due rigori non dati entrambi clamorosi. Il primo per evidentissimo fallo di mano del difensore del Casarano sul tiro del classe 2007 Esposito. C’è stata una chiamata all’FVS , nonostante questo l’arbitro ha negato il rigore.
Nel secondo caso fallo da dietro di un difensore del Casarano che, con il piede sinistro, aggancia irregolarmente Njambè. Manca un rosso a Maiello per fallo di reazione, visto che il loro centrocampista colpisce con una testata al volto Forciniti. E, come se non bastasse, il terzo goal era da annullare per fallo evidente di Guastamacchia su Improta. Il quarto uomo aveva segnalato l’irregolarità, ma non è stato ascoltato”.
Ai microfoni, è intervenuto anche Espinosa.
Espinosa: “Direzione di gara discutibile”
Anche il segretario del club, Luca Espinosa, è intervenuto in conferenza stampa per analizzare gli episodi arbitrali: “Sono in rappresentanza della società per evidenziare un attimo la situazione, il momento attuale e per ciò che abbiamo subito oggi da un punto di vista arbitrale. C’è stata una direzione di gara discutibile, e forse sono stato pacato nell’utilizzare questa parole.
Nel primo tempo una chiamata all’FVS per una gomitata su Forciniti. Nel secondo tempo c’è un rigore evidente per fallo di mano che dovresti vedere anche senza supporto tecnologico. Parlano le immagini, non commento ulteriormente. Se vai a rivederla al monitor si può anche cambiare la decisione di campo. Come società ci muoveremo nelle sedi opportune per chiedere chiarezza su questi episodi e per chiedere equità nel metro di giudizio. La nostra è una società che fa investimenti, la nostra è una piazza che merita rispetto, la proprietà ha un suo peso e un suo perché. Chiediamo solamente equità e chiarezza”.
