Giugliano, funziona la cura Cudini: il prossimo ostacolo si chiama Salernitana

Mirko Cudini, allenatore Giugliano / La casa di C
Una grande rimonta ha evitato la sconfitta ai gialloblù: risultato che conferma il gran lavoro dell’ex Foggia e Ascoli
Siamo giunti alla quarta stagione consecutiva del Giugliano in Serie C, sino ad oggi non ci sono mai stati particolari passi falsi. Questo perché la società ha sempre saputo scegliere con premura l’allenatore, con altrettanta attenzione quando è stato il caso di cambiare guida tecnica.
Il club campano nella stagione 2022/2023, allenata da Raffaele Di Napoli, andò a un passo dai playoff non raggiunti solo per differenza reti. Nel campionato successivo, l’allenatore verrà esonerato dopo appena 5 gare e in occasione della sesta giornata la panchina fu affidata a Francesco Ascione ma subito dopo venne scelto Valerio Bertotto come primo allenatore. Quest’ultimo guidò i gialloblù sino agli storici playoff, persi a causa del pareggio col Cerignola, posizionato meglio in classifica.
Sarà sempre Bertotto ad occuparsi del Giugliano l’anno dopo, guadagnandosi nuovamente la possibilità di salire in Serie B mediante playoff. Anche sta volta però, la squadra trova di fronte a sé un organico più completo e pronto: il Catania. Bertotto, a giugno scorso, ha interrotto il suo rapporto lavorativo col Giugliano e al suo posto è stato scelto Gianluca Colavitto.
L’ex Ancona dura però sulla panchina gialloblù per sole tre panchine stagionali, prima di venire esonerato. Al suo posto, Mirko Cudini che eredita una squadra con un solo punto in classifica. Il merito dell’ex Foggia e Ascoli è quello di aver saputo toccare i tasti giusti nelle menti dei calciatori. Con lui in panchina ben 4 punti in due gare e un’importante vittoria al De Cristoforo per 1-0 contro il Foggia di Delio Rossi, oltre il pareggio, in rimonta, per 2-2 contro la Cavese nel derby.
Ancora Cudini: tutte le volte che l’allenatore è subentrato a stagione in corso
Il Giugliano, dall’avvento di Cudini, ha cambiato totalmente mentalità, i calciatori non mollano e provano ad aiutarsi da squadra vera e unita. La sensazione è che prima si pensasse più al singolo che al collettivo, ciò che ha saputo migliorare nel pratico il nuovo allenatore in pochi allenamenti è la fase difensiva. I terzini, D’Avino e La Vardera, spingono molto di più in fase offensiva e anche Caldore e Laezza difendono quasi fino al cerchio di centrocampo. Con il compito di aggredire l’avversario e andarsi a prendere il pallone.
In conferenza, Cudini ha parlato delle difficoltà nel subentrare a stagione in corso ma per lui di certo non è la prima volta. La carriera da allenatore inizia dove aveva mosso i primi passi da calciatore, nella Sambenedettese. Sarà però al Campobasso che si metterà in mostra. Da li, l’esperienza alla Sangiustese a stagione in corso e successivamente la Fidelis Andria nel 2023. In quel caso sarà un ritorno, così come a Foggia nel 2024. Nel 2025 sono ben due gli incarichi, Ascoli e -ovviamente- il Giugliano.
Giugliano, è ora di diventare grande: la Salernitana ti attende
Cudini, per ora, con il Giugliano sta facendo un lavoro di altissimo livello. Le squadre per ora affrontate erano però al livello dei gialloblù. La prova del 9 arriverà domenica 21 settembre, contro la Salernitana di Raffaele. Una delle squadre più forti dell’intera Serie C, da affrontare con rispetto ma consapevoli delle proprie armi a favore: la squadra e Cudini sono pronti, per provare a giocarsela ad armi pari.
A Giugliano sono entusiasti del nuovo allenatore, ma ora c’è grande attesa e forse è arrivato il momento di alzare l’asticella. Per replicare le ottime stagioni degli anni passati.