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Giugliano, Capuano si presenta: “Prima delle partite prendo il Valium. Trapani? Causa di dignità”

Ezio Capuano / Credit: Giugliano Calcio 1928 / www.lacasadic.com

Ezio Capuano / Credit: Giugliano Calcio 1928 / www.lacasadic.com

Ezio Capuano, nuovo allenatore del Giugliano, si è presentato ufficialmente alla stampa dopo l’esordio sulla panchina gialloblu. 

Tempo di presentazioni in casa Giugliano. Ezio Capuano, nuovo allenatore gialloblu, è infatti intervenuto in conferenza stampa dopo l’esordio ufficiale sulla panchina dei campani. Di seguito le sue parole: “Ho accettato questa piazza con un entusiasmo notevole. Il calcio è un trasporto di emozione, commozione e passione, quindi a prescindere è sempre un piacere allenare. In questa piazza ho fatto tante battaglie calcistiche. La chiamata del Ds e del Presidente mi hanno inorgoglito, anche perché mi hanno aspettato”.

Arriva poi la risposta a Valerio Antonini, patron del Trapani: Io avevo una causa di dignità con il Trapani, Non auguro a nessun mio collega di passare quello che ho passato io per dieci mesi. Ringrazio l’avvocato Chiacchio e tutto il suo entourage, che mi hanno permesso di stravincere questa causa. Non ho accettato nessuna proposta fino a sentenza, e infatti il giorno dopo ho subito presentato le mie dimissioni all’INPS. Ora sono nuovamente fiero e orgoglioso di me stesso e di sposare questo progetto affascinante”. 

E ancora: “Ho vinto la mia partita più grande. Qualche personaggio ha detto che io tratto male i calciatori, ma io li bacio come i  figli quando dormono. Addirittura ho letto che questa causa sia stata vinta da altri. Qua siamo ai livelli di Montelupo Fiorentino, di riaprire quel famoso nosocomio”. 

Sulla situazione che ha trovato a Giugliano: “Questa è una società seria. Volgiamo risalire la classifica, l’organico è importante. È difficile trovare un ambiente così in Serie C. La gente fa sacrifici per vedere le partite, far sudare e rispettare questo stemma è il minimo”. Sulla gara con il Monopoli: “Ho avuto a disposizione solo un giorno e mezzo, credo che nemmeno Gesù Cristo avrebbe potuto fare qualcosa di più. Sicuramente abbiamo commesso degli errori, ma ci stiamo lavorando”. 

Giugliano, Capuano: “Lotto per il popolo, prendo il Valium prima delle gare”

Sulle difficoltà per chi subentra: “Prima di me si sono alternati due ottimi allenatori qui a Giugliano. Quando si subentra bisogna adattarsi alle caratteristiche dei calciatori già presenti, la squadra può interpretare diversi moduli. Sono onorato di indossare questi colori. Plusvalenze? Ne ho create tante durante le mie precedenti esperienze. A Taranto abbiamo venduto sette giocatori. Ora il presente si chiama Giugliano, proveremo a lavorare anche sotto questo aspetto”. 

Sulla passione, aspetto che lo ha sempre contraddistinto: “Il giorno in cui non dovrò prendere il Valium, smetterò di allenare. Io lotto per il popolo, se non hai questo trasporto non puoi fare questo mestiere. Dopo la gara con il Monopoli non ho dormito, ero un pazzo sfrenato, mi sono sentito il responsabile di una sconfitta. Sono ancora all’alba e non al crepuscolo leopardiano, vivo ancora il sabato del villaggio”. 

Giocatori del Giugliano in festa sotto il settore ospiti (credit: Giugliano Calcio) - www.lacasadic.com
Giocatori del Giugliano in festa sotto il settore ospiti (credit: Giugliano Calcio) – www.lacasadic.com

“Sono il direttore di un gruppo di operai”

Sulla classifica: “Ho più di 600 panchine tra i professionisti, qui ho trovato un ottimo gruppo e sono sicuro che risaliremo. Io difensivista? Ritengo che le squadre debbano avere equilibrio, non prendere gol è fondamentale. Il Giugliano, in questo momento, si trova in chirurgia d’urgenza, il mio obiettivo è arrivare a farlo camminare da solo. Per me il calcio è un gioco semplice, quando lo vuoi rendere difficile diventa poi tutto complicato”.

Conclude: “Nella mia vita non ho mai barattato la dignità. Il calcio è un’azienda e io sono il direttore di un gruppo di operai. Avremo bisogno di tempo, ma la mia responsabilità va al popolo di Giugliano e farò di tutto per ripagare la fiducia che ho ricevuto”.