Dallo stop forzato al ritorno al calcio giocato: il percorso di “rinascita” di Vladimir Golemic

Vlamidir Golemic (Credit_ LR Vicenza) _ www.lacasadic.com
Mai arrendersi di fronte alle difficoltà: la storia del difensore serbo
È stato questo il cammino, duro e silenzioso, per Vladimir Golemic. E oggi, a quasi un anno di distanza, quel cammino lo ha riportato dove il suo cuore non ha mai smesso di battere: verso l’idoneità sportiva. Verso il campo.
Ma andiamo con ordine. Era il 2 agosto 2024 quando il Vicenza annunciava, attraverso i propri canali ufficiali, che il suo capitano non aveva superato le visite mediche di routine per via di un’aritmia. Niente idoneità alla pratica agonistica.
Una doccia gelata per chi ha fatto del calcio non solo un mestiere, ma una ragione di vita. Un leader che ha sempre messo squadra e compagni davanti a tutto.
Non era facile accettare. Ma Golemic non è tipo da abbassare lo sguardo. Decide di non mollare, e da vero combattente ripete gli esami.
Il 6 novembre arriva un nuovo controllo. Una nuova speranza. Ma anche stavolta, il responso è amaro: la commissione regionale d’appello per l’attività sportiva agonistica conferma il verdetto precedente. Niente idoneità.
Una stagione lontano dal campo
Un colpo duro. Forse il più duro. Ma Golemic non si nasconde. Racconta il suo percorso sui social, con parole che parlano a chiunque abbia mai lottato nell’ombra: “Questo è un messaggio per tutti quelli che non si sono arresi finora e che non hanno intenzione di farlo in futuro… Nessuno sa dove porta questa strada. Non sai nemmeno quanto durerà, né come sarà. Semplicemente cammini, finché arrivi da qualche parte. Cos’altro potresti fare? Arrenderti? No, no, tu non sei uno di quelli. Tu sei uno dei testardi. Quelli che non mollano mai…”
Un messaggio per gli altri, ma anche per se stesso. Per ricordare chi è: un capitano dentro e fuori dal campo. Il 7 dicembre 2024, dopo un anno e mezzo, arriva la separazione dal Vicenza. Una scelta dolorosa ma inevitabile. “Un anno e mezzo in biancorosso, la fascia di Capitano, 43 presenze, una rete siglata, oltre al carisma messo dentro e fuori dal campo”. Un legame vero, profondo, che nemmeno la distanza ha scalfito.

Dall’incubo alla luce
La stagione Golemic la vive lontano dal campo da gioco, lontano dal suo Vicenza. Senza poter lottare su ogni pallone, senza quella grinta che è da sempre la sua firma. Ma a gennaio arriva una nuova opportunità nella sua Serbia. Golemic diventa un giocatore del FK Mladost Lucani. 6 presenze per un totale di 408 minuti.
Ma ogni storia degna di essere raccontata ha un lieto fine. E quel lieto fine è arrivato. Dopo mesi di attesa, visite, silenzi e speranze tenute strette, Vladimir Golemic ha ottenuto nuovamente l’idoneità sportiva in Italia. È tornato a essere, ufficialmente, un calciatore. I combattenti non mollano. E Golemic lo sa bene. Adesso è pronto a scrivere il prossimo capitolo. Con lo stesso cuore.