“Che viaggio meraviglioso”: Pandev si ritira. Dal triplete con Mou all’ultimo gol contro il Pordenone

Goran Pandev annuncia il ritiro dal calcio giocato, la sua storia nel calcio italiano

23 Settembre 2022

Redazione - Autore

Tante emozioni, le porto tutte dentro e so di condividerle con tutte le persone che mi hanno accompagnato lungo questo camino“. Con queste parole, Goran Pandev ha annunciato tramite i propri profili social il suo ritiro dal calcio giocato. 664 presenze in carriera, 146 gol segnati e tanti ricordi regalati a molti tifosi in giro per l’Italia e per il mondo. Un viaggio che parte dalla Macedonia, nazionale che il centravanti avrà l’occasione di onorare in 122 occasioni, mettendo a referto 38 reti. Record-man per presenze e gol realizzati. L’Italia ha avuto un ruolo centrale nella sua carriera. Inter, Spezia, Ancona, Lazio, Napoli, Genoa e Parma le squadre in cui ha giocato nel Bel Paese. “È stato un viaggio incredibile. Se mi guardo indietro non mi sembra vero“. Una carriera ricca di soddisfazioni, partendo dalla Serie C fino ad arrivare sul tetto d’Europa e non solo.

Pandev, l’arrivo in Italia: dallo Spezia di Brini alla vittoria della Champions League con Mourinho

Da Pancev a Pandev. Il centravanti arriva in Italia, all’Inter, nel 2001 proprio come uno dei suoi punti di riferimento Darko Pancev. Il macedone viene scoperto dal capo scout dei nerazzurri Pierluigi Casiraghi: Lo notammo a un torneo Under 17 in Ungheria, lo pagammo solo 50 milioni di euro. Sappiamo tutti come è andata a finire…“, le sue parole parlando dell’attaccante. La sua prima esperienza tra i professionisti arriva in Serie C, con lo Spezia, sotto la guida di Fabio Brini, lo stesso allenatore che qualche anno dopo lanciò Candreva nel mondo dei grandi. Nella stagione successiva arriveranno i primi gettoni in Serie A con l’Ancona, sotto la guida di Dario Hubner.

Poi la Lazio. Il macedone approda nella Capitale nell’operazione che porterà Stankovic all’Inter. Un rapporto pieno di alti e bassi durato 5 anni, condito da gol che resteranno nella storia del club, come la doppietta in Champions contro il Real Madrid. Un finale burrascoso, che lo ha portato a essere messo fuori rosa per una lite con il presidente Lotito. E arriva l’Inter, su volontà di Mourinho. Fu proprio lo Special One a chiamare il centravanti e convincerlo a trasferirsi sotto il Duomo. Il resto è storia. Scudetto, coppa Italia e Champions League conquistati. Da un piccolo paese della Macedonia al tetto d’Europa: l’obiettivo è raggiunto.

Dal Napoli al Parma, fino ad arrivare all’ultimo gol della sua carriera

Il rapporto con l’Inter termina nel 2011. A bussare alla sua porta arriva il Napoli. 124 presenze e 22 gol per l’attaccante alle pendici del Vesuvio, in un attacco formato, tra gli altri, da gente come Ezequiel Lavezzi, Cavani e non solo. Galatasaray, Genoa e infine Parma le sue ultime tappe. L’ultimo gol è arrivato in Serie B, con la maglia dei ducali. La vittima è stata il Pordenone, società che adesso gioca in Serie C, che ha voluto omaggiare il campione macedone tramite un messaggio sui social. Un gesto importante, a simboleggiare l’impatto che ha avuto nel mondo del calcio Pandev. “Porto con me un incredibile bagaglio di emozioni. Con il tutto il mio cuore Goran“, le parole con cui il classe 1983 ha concluso la sua lettera. La storia sul campo finisce qui, adesso il macedone è pronto per tante, tantissime, nuove avventure.

A cura di Fabio Basile