Dal Madagascar ai consigli di De Rossi, fino al sogno azzurro: parla Greco, sognatore giramondo a Catania

La nostra intervista esclusiva al centrocampista rossazzurro: senza filtri tra calcio e vita

Jean Freddi Greco
4 Febbraio 2022

Redazione - Autore

Life is one, risk everything’. Il nuovo viaggio parte così. Da un semplice ed esplicativo stato su Whatsapp. Perché forse, per iniziare a capirlo davvero, Jean Freddi Pascal Greco, centrocampista classe 2001 in prestito al Catania dal Vicenza, occorre anche aggrapparsi ai dettagli più minuscoli, in grado di trascinare dolcemente nelle profondità dell’animo. “Vengo da una piccola città del Madagascar– racconta il ragazzo emozionato-fino a tre anni ho vissuto in una casa famiglia, poi insieme a mio fratello siamo stati adottati da una famiglia romana. Abbiamo imparato la lingua, studiato e fatto tanti sport, a 6 anni io ho scelto il calcio, lui invece fa atletica. È arrivata la Roma e da lì è iniziato il mio sogno”.

Roma, Capitale dei sogni

Il giallorosso apre le porte. Ma per entrarci occorre …astuzia! “Al provino mentii-confessa Freddi divertito- intorno a me c’erano solo attaccanti o esterni, così io furbescamente mi professai terzino: naturalmente mi presero subito”. La personalità è già tanta, fin dalle prime battute. Seguiranno nove anni, tra vittorie e ricordi. Il più bello? “Lo scudetto con Baldini, Cataldi e Simonetti . Ma anche le trasferte in Youth League: viaggiare è bellissimo e poi dopo di noi giocavano i grandi…” Di grandi, Greco ne ha conosciuti tanti da Bruno Conti a Daniele De Rossi. Proprio da quest’ultimo che ha ricevuto il consiglio più prezioso. “Ci disse di non guardare i video degli altri su YouTube ma concentrarci su noi stessi al fine di poter vedere poi i nostri, da allora penso solo al mio percorso”. Una carezza di speranza, quella della bandiera romanista. La stessa che Freddi si sente di fare a Calafiori, un amico tornato finalmente a sognare. “Quando si infortunò ero in tribuna, gli auguro il meglio perché lo merita davvero”.

Torino e l’azzurro

Un’altra tappa fondamentale nella crescita di Greco è senza dubbio Torino, sponda granata. “Il Toro mi ha insegnato a giocare sporco, a non mollare mai. Mi ha reso uomo perché per la prima volta ho vissuto lontano da casa, imparando ad essere indipendente.” L’esperienza aumenta, la mente si arricchisce. Anche perché, due mesi e mezzo in prima squadra non si dimenticano. “Devo dire che gente come Izzo, Zaza e Belotti era molto garbata con noi giovani, anche quando sbagliavamo. Ebbi l’opportunità in quel periodo di rubacchiare qualcosa da ognuno e creare forti legami”. Momento più bello dei due anni? “Il gol nel derby a Vinovo-risponde secco Freddi- un mio amico me lo pronosticó il giorno prima al telefono : fu pazzesco.” Esperienze, quelle accumulate in Primavera, pronte contestualmente ad aprire a Greco la porta azzurra. “Conservo ancora oggi nel cuore soprattutto l’Europeo Under 17 giocato in Inghilterra: segnai alla Svizzera sotto gli occhi di papà. Eravamo un grande gruppo. Poi con l’Under 19 presi parte anche alla spedizione europea in Armenia, altra grande esperienza. Giocare per l’Italia è speciale, lo sento dentro. Spero di rifarlo e ringrazio in particolare mister Baldini per questa esperienza iniziata proprio ai tempi della sua Roma”.

Catania, amore a prima vista

Il presente di Greco adesso, dopo un breve tratto a Pordenone si chiama Catania. Una piazza che, il giovane ha saputo conquistare tra poliedricità (terzino, mezzala, esterno o sotto punta), impegno e costanza. “Ho scelto Catania per fare esperienza in una piazza importante e devo dire che non mi aspettavo questo feeling: con tutti i ragazzi mi trovo benissimo, col mister il rapporto è addirittura più forte e la gente qui è speciale. Anche il cibo è ottimo.” Tre assist, due reti, tanta fiducia nonostante una situazione difficile. “Siamo sempre stati bravi ad isolarci dai problemi e lo faremo ancora. Il gruppo è molto unito-afferma Freddi- crediamo nella salvezza. Moro? Lo conoscevo da avversario ma non mi sarei mai aspettato quest’esplosione. È un ragazzo eccezionale e sono felice di aiutarlo a segnare perché lui aiuta tutti noi. “Prometto ai tifosi impegno massimo fino a giugno. Voglio ripagare tutti dell’amore ricevuto, dal primo all’ultimo”.

Credits Calcio Catania

Tra futuro e speranze

Il futuro di Greco, tra qualche mese si chiamerà Vicenza. Una trattativa, quella conclusa nel mercato di gennaio, nata anche grazie ad una vecchia conoscenza. “Volevo ringraziare tutti per la fiducia. Conosco Federico Balzaretti, questo mi ha aiutato in una scelta che sono contento di aver fatto. Mi farò trovare pronto. Prima però devo salvare il Catania”. Volontà, determinazione, immensa maturità in campo. Ma chi è Freddi fuori dal campo? “Un ragazzo tranquillo e socievole. Amo la compagnia e viaggiare. Sono fidanzato, mi sono stupito accettasse perché lei è di Roma e adesso siamo lontani. Ma l’amore è più forte di tutto. Credere farà sempre parte della mia storia“.

Life is one, risk everything’. L’impatto non tradisce. Gratitudine orgoglio e forza saranno sempre inesauribili fonti di vita.

A cura di Damiano Tucci