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C’è Palermo-Bari, Grosso doppio ex: “Due grandi piazze, gli auguro di salire presto”

“Sono due piazze in cui sono stato benissimo, a cui auguro di risalire il prima possibile”. Fabio Grosso, allenatore del Frosinone che ospita la Spal nel weekend di Serie B, non osserva certo da spettatore non interessato Palermo-Bari, partita di cartello nella 19^ giornata del girone C di Serie C. Di fronte due piazze che hanno avuto un significato importante nel percorso del campione del mondo con l’Italia 2006, che in Sicilia si è consacrato da calciatore e in Puglia ha vissuto la prima esperienza da allenatore di prima squadra.

Il Grosso di Palermo: dalla A al titolo mondiale

L’ex terzino sinistro si è consacrato nel calcio che conta proprio a Palermo. In rosanero arrivò nel calciomercato invernale 2004, su precisa richiesta di Francesco Guidolin, allora allenatore dei rosanero, che lo chiese e ottenne dal Perugia. Grosso arrivò in una squadra in forte ascesa, che conquistò la promozione in A a maggio. Nella massima serie Grosso visse la sua consacrazione, fino a conquistare il ruolo da titolare in Nazionale e segnando il primo gol in azzurro il 3 settembre 2005 a Glasgow, contro la Scozia. La data da scolpire in bacheca è quella del 9 luglio 2006, con il rigore trasformato a Berlino contro la Francia, il titolo mondiale e quell’urlo che resta nella storia azzurra. In quell’Italia c’era tanto Palermo: non solo Grosso ma anche Barzagli, Zaccardo e Barone. “A Palermo sono stato per tre anni, ero giovane. I ricordi sono indelebili, ho vissuto stagioni bellissime in una piazza calda e ci siamo tolti tante soddisfazioni” è il ricordo di Grosso. Che nell’estate 2006 passò al Lione, salvo poi tornare in Italia con Inter e Juventus.

Grosso a Bari: prima tappa da allenatore in prima squadra

Proprio in bianconero ha avviato il percorso in panchina: tre anni da vice e tre da allenatore capo in Primavera. Fino all’estate 2017. Alle porte di Grosso bussa il Bari, fresco di addio con Stefano Colantuono e chiamato a ripartire da un profondo restyling. L’ex difensore accetta. “Mi hanno accolto bene, ho bei ricordi. Si tratta di una piazza molto calorosa, sono stato contento di quello che abbiamo fatto. Purtroppo il finale non è stato quello che tutti avevamo sognato” è il suo omaggio alla Puglia. Già, perché quella stagione in Serie B si chiuse con l’eliminazione ai quarti di finale playoff per un 2-2 contro il Cittadella, seguito un mese e mezzo dopo dal fallimento e dalla ripartenza dei biancorossi dalla D.

Dopo Bari Grosso è ripartito: Verona in B, Brescia in A poi il Frosinone. Ma Palermo e Bari non saranno mai suoni banali per il suo cuore. Lo dimostra il suo auspicio: “Spero possano tornare presto dove meritano, faccio un grande in bocca al lupo a entrambe“.

Luca Guerra

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