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Dopo la Lucchese tocca al Pescara: l’estro di Alessandro Arena per compiere l’impresa

Alla prima stagione con il Gubbio non sta tradendo le attese. Alessandro Arena sta confermando il suo status di grande talento, affermandosi anche nei professionisti. Vincenzo Torrente, allenatore degli umbri, ha sempre puntato sulle sue enormi qualità. La fascia destra è il suo habitat naturale, da lì partono la maggior parte delle azioni decisive della squadra che nel primo turno dei playoff ha sconfitto la Lucchese. In pieno recupero, il gioiellino siciliano classe 2000, ha trovato il gol decisivo per spegnere le speranze dei toscani. Sfruttando il disastro difensivo degli ospiti, si è involato di fronte al portiere e non ha tremato. Tocco sotto delizioso a scavalcare Coletta per mettere in ghiaccio il discorso qualificazione. Il tutto usando quel magico mancino che lo accompagna fin dai primi calci dati ad un pallone. Il Gubbio, però, vuole continuare a stupire. E si affida proprio al suo numero 30 nella trasferta di Pescara per compiere quella che sarebbe un’autentica impresa.

Arena, un piccolo (grande) uomo


Tutto comincia in una piazza importante come Catania. Un ambiente caldo che lo ha cresciuto prima di tutto come persona e, solo in secondo luogo, come calciatore. Ma non è ancora pronto per compiere il grande salto, serve fare un passo indietro per dare una svolta alla propria carriera. Allora si riparte sempre dalla propria casa, dalla città che ha dato vita a questo piccolo uomo, con un grande talento. Stazione Marina di Ragusa, la propria terra, il cuore pulsante della Sicilia marittima. Poco importa se la categoria è la Promozione: grazie alle sue prestazioni di livello altissimo, contribuisce al raggiungimento di due cavalcate consecutive fino alla Serie D. Tuttavia, è il passaggio in prestito da Catania a Messina a rappresentare il vero punto di svolta della sua carriera, perché nella stagione con la maglia giallorossa gli scout della C cominciano a scrivere il suo nome sul proprio taccuino.

Scrivere la storia con il Gubbio

  
Sono più di dieci anni che la squadra umbra non centra la promozione in B. Nella stagione 2010/11 la panchina era guidata proprio da quel Vincenzo Torrente che, ora, vorrebbe a tutti i costi ripetere quel cammino meraviglioso. I playoff sono lunghi ed estenuanti. Ma la squadra vive un momento di forma smagliante, a differenza di un Pescara che soprattutto a livello difensivo ultimamente concede molto. Ed è proprio lì che il Gubbio dovrà far male, sfruttando nel migliore dei modi le caratteristiche del suo giocatore di maggior talento, del suo leader tecnico. Alessandro Arena non vuole mancare all’appuntamento con la storia.

Redazione

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