Emil Hallfredsson ha 37 anni e ancora voglia di giocare. Lo sta facendo con la maglia della Virtus Verona, undicesima in classifica nel Girone A di Serie C. Per il centrocampista islandese 20 presenze stagionali condite da due assist, chissà se riuscirà a trascinare i compagni al sogno playoff. A fine giugno spegnerà 38 candeline e ha già pensato a quale regalo farsi: “In quei giorni aprirò una pizzeria a Reykjavik – ha raccontato in un’intervista rilasciata a L’Arena – con mia moglie ho fondato una società. Lei è bravissima nel marketing. Abbiamo fatto un nostro marchio d’olio con olive raccolte nella zona di Grezzana e lo portiamo in Islanda insieme a pasta, spezie e olive. Abbiamo iniziato come un gioco ma sta andando molto bene. Vogliamo portare la qualità italiana in Islanda”.
Di smettere col calcio ancora non ci pensa: “Finché mi diverto voglio continuare a giocare – ha spiegato – un futuro da allenatore? Mi piacerebbe ma ho tante idee in testa”. 196 le presenze con la maglia del Verona: “Sono tantissimi i ricordi. La promozione dalla C a Salerno mi fa venire i brividi ancora oggi. Poi il salto in A, certe vittorie come quella contro il Napoli. Se penso all’Hellas mi vengono in mente solo pensieri positivi, è incredibile”. Il presente però dice Virtus: “Playoff? Certo che ci arriviamo, ormai sono un esperto. Meglio non pensare però a quello con il Padova, preferisco ricordare quelli con l’Hellas…”.
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