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Emil Hallfredsson e Verona, un lungo amore, a più puntate, destinato a non interrompersi. L’islandese infatti ha trovato l’accordo con la Virtus Verona. Domani, 26 luglio, il centrocampista si unirà al gruppo per iniziare la preparazione alla nuova stagione. Nella scorsa annata l’ex Hellas ha contribuito al piazzamento al decimo posto dei suoi.
Più che islandese, Emil è ormai un italiano acquisito. Arrivato per la prima volta nel 2007, esclusa una breve parentesi inglese, non l’ha più lasciato. A furia di corse, grinta e gran botte di sinistro, Hallfredsson è diventato un giocatore quasi di culto del nostro campionato. Tra A, B e C, il suo apporto non è mai mancato. Costantemente un idolo delle varie tifoserie per cui ha giocato, il suo periodo migliore è sicuramente quello all’Hellas Verona.
Lì diventa un perno del centrocampo gialloblù in una squadra che riesce nella grande scalata dalla C alla A. E, cosa forse ancora più complicata, riesce a stabilizzarsi nella massima serie, togliendosi anche diverse soddisfazioni. Guidati da un redivivo Luca Toni, l’Hellas chiude nella parte sinistra della classifica. L’islandese si lega alla città, tanto che non ci pensa su poi tanto quando gli capita l’occasione di tornarci. È lo scorso ottobre e non è più l’Hellas, ma la Virtus. Hallfredsson accetta la sfida e porta a casa una stagione da 26 partite e 4 assist. Niente male per uno che ha appena spento 38 candeline.
Il centrocampista arriva in Italia per un’intuizione della Reggina che lo pesca dalla Norvegia e lo butta subito dentro. Un battesimo di fuoco superato a pieni voti. Quindi la parentesi al Barnsley e il ritorno. Verona, Udinese, Frosinone e Padova, cambiano le categorie, i compagni e gli avversari, non lui. Lui gioca come suo solito: a tutta, senza mai risparmiarsi. Con gli anni le energie diminuiscono, ma compensa il tutto diventando più tattico, maturo e un esempio per i compagni più giovani.
A Padova, nella sua penultima tappa, era arrivato da svincolato. Si allenava con i ragazzi senza impegno, giusto per tenersi in forma. Poi però la scoperta che quello strano islandese ne aveva ancora, e tanto. Un contratto per lui lo si è trovato, per un anno e mezzo. Il sogno promozione con i veneti è svanito ma la voglia di giocare è tornata più prepotente che mai.
È uno fatto a modo suo Emil. Quasi un ambasciatore del Made in Italy. Ha dichiarato infatti di voler aprire una pizzeria a Reykjavik in cui utilizzare olio fatto in casa dalla sua famiglia insieme a pasta, spezie e olive. Lui che in patria è uno degli idoli della sorpresa Islanda capace di qualificarsi a Europei e Mondiali. Ora è tutto fatto per il rinnovo. Una nuova stagione d’amore tra Emil e Verona, che d’altronde è pur sempre la città degli innamorati.
A cura di Simone Gervasio
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