I 5 fatti della settimana in Serie C

Le cose che (forse) ti sei perso nell’ultimo turno di Serie C.

Pronti, via. Neanche il tempo di archiviare la 5ª giornata che la Serie C si prepara per il turno infrasettimanale. Ma cosa è successo nell’ultimo weekend? Ecco 5 cose che (forse) ti sei perso.

I 10.000 del Rigamonti e il Maistrello-Show – A Brescia si respira aria di calcio. Di voglia di vincere e di tornare in B. La squadra di Diana vince ancora in casa davanti a uno stadio pieno e pronto sempre a incitare la squadra. L’uomo simbolo di questo avvio, però, è sicuramente Tommy Maistrello. 4 gol in 5 partite, ancora decisivo contro la Giana e che per esultare ha deciso di tirare fuori degli occhiali “velocissimi” che lo fanno entrare di diritto nella storia di questo (nuovo) Union Brescia.

Salernitana, tentativo di fuga? – 5 vittorie in 5 partite. Serviva proprio questo alla piazza campana per ritrovare entusiasmo dopo la retrocessione dolorosa dell’ultima stagione. La squadra di Raffaele è partita alla grande e con tre punti di vantaggio dal Benevento 2º pensa già a una mini-fuga. A partire dall’impegno infrasettimanale con il Cerignola dove l’obiettivo sarà sempre lo stesso: portare a casa la vittoria.

Nessuno come l’Ascoli in Europa – 0 gol subiti in 5 giornate. Da Curado a Vitale, dalle indicazioni di Tomei alla solidità bianconera: il muro marchigiano funziona. E molto bene. Con 11 punti in classifica l’Ascoli vuole continuare a sognare e lottare per la promozione diretta.

FVS, altri casi che creano “giurisprudenza”? – Altri due episodi da segnalare con il Football Video Support nell’ultimo weekend. Il primo a Pesaro, dopo un rigore concesso al monitor e una successiva chiamata della panchina avversaria che però è stata negata dall’arbitro (LEGGI QUI LA SPIEGAZIONE INTERA). Il secondo tra Albinoleffe e Cittadella, con i veneti che chiamano due volte il FVS sullo stesso episodio, ottenendo però due espulsioni in panchina.

Ravenna, la miglior neopromossa in C – 12 punti in 5 partite, primo posto a pari merito con l’Arezzo e un Tenkorang che non si ferma più. Il Ravenna di Marchionni è partito alla grande e, a questo punto, sognare non costa nulla.