Il Wrapped della C: FVS, un esperimento da studiare

Football Video Support - Credits: Lega Pro - www.lacasadic.com
L’introduzione del FVS in Serie C: come sta funzionando lo strumento, tra novità e sperimentazione.
Il 2025 sta scivolando verso i titoli di coda, lasciandosi alle spalle una Serie C viva, intensa, a tratti sorprendente. Un campionato capace di regalare emozioni autentiche: dalle promozioni di Padova, Virtus Entella, Avellino e Pescara, fino alla curiosità e all’entusiasmo attorno alla neonata Inter U23. È stato un anno ricco sotto ogni punto di vista, ma soprattutto un anno che ha consegnato alla terza serie del calcio italiano una novità destinata a cambiare le sorti della Serie C: il Football Video Support.
Il FVS rappresenta una piccola-grande rivoluzione tecnologica, introdotta per la prima volta nella Serie C a supporto delle decisioni arbitrali. Uno strumento molto diverso dal VAR tradizionale: un solo monitor posizionato tra le due panchine, nessun collegamento esterno, nessuna molteplicità di telecamere. A gestirlo, un operatore specializzato che affianca il quarto uomo, in un sistema essenziale ma pensato per essere funzionale. La vera svolta, però, sta nel coinvolgimento diretto degli allenatori. Ognuno di loro ha a disposizione due “card”, da giocarsi per chiedere all’arbitro la revisione di un episodio ritenuto decisivo. Le situazioni sono ben definite: gol o non gol, rigore o non rigore, espulsione diretta (esclusa la doppia ammonizione) e scambio d’identità. Pochi casi, ma potenzialmente determinanti.
A fotografare il cambiamento era stato, con grande lucidità, l’ex allenatore del Livorno Formisano: «Ogni riforma regolamentare cambia il calcio. È stato così con i retropassaggi, con i secondi al portiere, col FVS. Adesso viviamo un’altra rivoluzione: il gioco diventa più breve ma più intenso, più spettacolarizzato. Servirà adattarsi, senza isterismi. È uno sport che sta cambiando».
Il debutto “automatico” del FVS è arrivato nella sfida tra Pineto e Vis Pesaro, con il sistema chiamato a verificare la regolarità del gol del vantaggio ospite. La prima richiesta da parte di un allenatore, invece, si è vista in Perugia-Guidonia: review per un presunto rigore su Zuppel, decisione inizialmente punitiva per simulazione, poi ribaltata dopo il controllo al monitor. Giallo annullato e calcio di rigore assegnato. Un segnale chiaro dell’impatto immediato del nuovo strumento.
Il debutto del FVS
Il Football Video Support (FVS) ha fatto il suo esordio ufficiale, ma non senza lasciare interrogativi aperti. Alcuni aspetti del regolamento restano infatti da chiarire e lo dimostra uno degli episodi più discussi della prima giornata, verificatosi durante Carpi–Juventus Next Gen, che ha messo in luce un autentico vuoto normativo. Nel corso della gara, l’allenatore del Carpi ha richiesto l’intervento del FVS per sollecitare l’espulsione diretta di un proprio calciatore.
Una scelta insolita, che ha sorpreso tutti e acceso immediatamente il dibattito: il regolamento attuale non contempla né esclude esplicitamente questa eventualità. In sostanza, non è ancora definito se un tecnico possa utilizzare il proprio “jolly” per chiedere una revisione a sfavore della propria squadra. Un caso-limite che ha inevitabilmente generato polemiche — soprattutto in casa Juventus Next Gen, dove dirigenti e ambiente hanno manifestato evidente delusione — ma che, allo stesso tempo, si è rivelato utile per consentire agli organi competenti di individuare le criticità del sistema e intervenire con correttivi mirati. Al di là di questo episodio isolato, il bilancio complessivo della prima giornata resta comunque positivo.

Il proseguo della stagione e il pensiero di Orsato
Con il procedere della stagione non sono mancati i problemi, soprattutto tecnici: partite iniziate in ritardo o addirittura senza FVS, come accaduto in Carpi-Campobasso. Segnali di una fase di rodaggio inevitabile per un sistema ancora giovane. A fare un primo bilancio autorevole è stato Daniele Orsato, attuale designatore arbitrale della Serie C, intervenuto il 3 dicembre al Viola Park di Firenze: «Possiamo fare un primo bilancio estremamente positivo. Non era facile adattarsi in pochi mesi a questa nuova tecnologia». Orsato ha sottolineato un aspetto chiave: il nuovo ruolo degli allenatori, diventati collaboratori indiretti dell’arbitro. Meno proteste, più confronto con lo staff, più riflessione prima di giocarsi la card. E soprattutto, una centralità dell’arbitro che — secondo Orsato — non è mai venuta meno, nonostante le revisioni a bordocampo. Resta aperto il tema dei falli di mano, sempre spinoso: «Sono sempre stati difficili e lo resteranno. Noi arbitri ci atteniamo al regolamento. Altri valuteranno se reintrodurre o meno il concetto di volontarietà».
Gli allenatori, invece, hanno pareri un po’ contrastanti. Alcuni sono contenti di questo strumento, come l’allenatore del Guidonia. Altri invece sostengono di dover essere freddi nell’usarlo, come l’ex allenatore del Perugia Cangelosi: “FVS? Dobbiamo essere freddi a usarlo”. Altri invece sono un po’ contrari. L’allenatore del Cittadella, Iori aveva dichiarato: “FVS? A volte non viene preso in considerazione perché non ci sono gli strumenti” oppure Bucchi dell’Arezzo: “Oggi l’FVS non è stato una risorsa, fuorigioco evidente sul secondo gol”.
Il Football Video Support è, oggi, uno strumento ancora in cambiamento. Ma è anche il simbolo di una Serie C che prova a guardare avanti, sperimentando, sbagliando, correggendo. Una rivoluzione silenziosa, ma già capace di lasciare il segno.
