Mancato versamento delle ritenute Irpef, è questa la motivazione che ha portato il Tribunale Federale Nazionale a sanzionare in classifica l’Imolese con una penalizzazione di 2 punti che porta così il club a 30, sempre al penultimo posto del girone B.
Questo il comunicato ufficiale:
IL TRIBUNALE FEDERALE NAZIONALE SEZIONE DISCIPLINARE
composto dai Sigg.ri:
Carlo Sica – Presidente
Valentina Aragona – Componente
Giammaria Camici – Componente
Valentino Fedeli – Componente
Valentina Ramella – Componente (Relatore)
Carlo Purificato – Componente aggiunto (Relatore)
Giancarlo Di Veglia – Rappresentante AIA
ha pronunciato, all’udienza del giorno 6 aprile 2023, sul deferimento proposto dal Procuratore Federale n. 22228/670pf22-23/GC/gb del 21 marzo 2023, nei confronti della società Imolese Calcio 1919 Srl, il seguente
DISPOSITIVO
Il Tribunale Federale Nazionale – Sezione Disciplinare, definitivamente pronunciando, irroga nei confronti della società Imolese Calcio 1919 Srl la sanzione di punti 2 (due) di penalizzazione in classifica, da scontarsi nel corso della corrente stagione sportiva, e di euro 8.000,00 (ottomila/00) di ammenda, con diffida. Così deciso nella Camera di consiglio del 6 aprile 2023 tenuta in modalità videoconferenza, come da Decreto del Presidente del Tribunale Federale Nazionale n. 1 del 1° luglio 2022.
Penalizzazione di 2 punti per l’Imolese che si trova ancora di più a dover lottare per la salvezza. Questa la classifica aggiornata:
Nella giornata di oggi 7 aprile è arrivata la risposta della società, che confida nel ricorso per vedersi sostituire i due punti detratti. “Ho dato mandato ai miei legali di denunciare i giornalisti che hanno pubblicato la notizia della penalizzazione dovuta al mancato pagamento degli stipendi e dei contributi erariali invero gli stipendi sono stati pagati regolarmente fino al mese di febbraio del 2023 come previsto dalle regole federali mentre invece il disguido dei contributi erariali è stato dovuto ad un errore del commercialista incaricato che ha pagato gli stessi con un codice errato ma l’anomalia è stata rettificata in meno di 48 ore.
La società è stata difesa dal prof. Pietro Boria ordinario di diritto tributario presso la facoltà di Giurisprudenza dell’ università di Roma e dal dr. Francesco Coppa Presidente dell’Imolese i quali hanno asserito che l’Agenzia delle Entrate ha ritenuto valido i pagamenti e li ha accettati. La società presenterà ricorso presso tali decisioni nel rispetto delle regole e si riserva di denunciare penalmente e civilmente i giornalisti che hanno pubblicato l’errata notizia e non nei termini come doveva essere pubblicata“.
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