La partita che ha chiuso il sabato del girone B è stato il derby romagnolo tra Imolese e Rimini delle 18:30. Il match è terminato 1-1, con l’Imolese che resta penultima in zona playout e il Rimini che rimane agganciato al treno playoff al decimo posto. In rete prima il Rimini con Piscitella e poi Zanini per il pareggio rossoblù, entrambi a segno nel primo tempo. Proprio quest’ultimo ha poi rimediato un rosso diretto al 74’ per proteste. Decisione questa che, insieme a un presunto rigore non assegnato all’Imolese, è stata motivo di polemiche tra i padroni di casa, con lo stesso presidente che ha alzato la voce al termine della partita in conferenza stampa.
Non è andato per il sottile Francesco Coppa, presidente dell’Imolese, al termine del match, sfogandosi per un arbitraggio a detta sua inadeguato e penalizzante per la sua squadra, in una partita importante come quella di ieri: “Per noi la partita doveva chiudersi tranquillamente con 2-3 gol in più. L’arbitraggio? Imbarazzante, meritiamo il rispetto per chi continua a investire in questa categoria, per ragazzi che si allenano sette giorni su sette, per lo spettacolo di chi è venuto ad applaudire dagli spalti questa squadra fino all’ultimo. Il designatore non può mandare gente inadeguata al ruolo. Queste sono partite importantissime, che segnano una stagione intera. Una vittoria o una sconfitta può significare retrocessione, salvezza diretta o una differente posizione nei playout. A gran voce, a nome della società, dico che meritiamo rispetto, Imola merita rispetto.
“Non puoi venire qui e fare quello che è successo oggi. C’era un rigore nettissimo su Mamona prima della fine, l’hanno visto tutti da qualsiasi angolazione del campo. Un mio tesserato ha chiesto spiegazioni e gli è stato risposto che non potevano parlare con lui, l’espulsione ha dell’incredibile, me l’hanno spiegata i calciatori. Il rispetto è una cosa importante, lo dobbiamo a chi c’era oggi, alle famiglie in tribune. Questa squadra sul campo non è inferiore a nessuno, lo dico da tempo e ne sono fermamente convinto. Ora gli scontri diretti? Se giochiamo undici contro undici non siamo assolutamente inferiori a nessuno. In alcune gare siamo stati fortunati, in altre nettamente penalizzati. Oggi è una di quelle”.
La sconfitta dell’Aquila Montevarchi di ieri porta i rossoblù a +5 sull’ultimo posto, distanza rassicurante ma non ancora sufficiente per evitare matematicamente la retrocessione diretta. Sembra poi molto difficile invece la salvezza diretta, con le due sarde, Olbia e Torres, che vincendo ieri hanno allungato sulla zona playout, portandosi entrambe a 38 punti in classifica. A maggior ragione, nella partita di ieri contro il Rimini, serviva una vittoria, per poter ancora sperare in quest’obiettivo. Per l’Imolese i punti sono invece 32, vale a dire 6 lunghezze sotto il quindicesimo posto con tre sole partite ancora da giocare. Ora, per la squadra del presidente Coppa, arrivano due scontri diretti in zona playout, con Vis Pesaro e San Donato Tavarnelle. Sarà necessario fare punti quanto meno per scongiurare l’ultimo posto e cercare un miglior piazzamento possibile in vista dei playout di fine stagione, sperando sempre che una tra Olbia e Torres freni tenendo la zona salvezza a portata di mano. Due scontri diretti prima dell’ultima giornata, che prevede la trasferta sul campo della Reggiana. Ma ora l’Imolese non può guardare in faccia a nessuno ed è attesa da tre finali.
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