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Gli inizi a Palermo, l’esordio in A e le esperienze in B: La Gumina vivrà la sua prima volta in C con l’Inter U23

Antonino La Gumina con la maglia della Sampdoria - IMAGO - www.lacasadic.com

Antonino La Gumina con la maglia della Sampdoria - IMAGO - www.lacasadic.com

L’Under 23 meneghina ufficializza l’arrivo del classe ’96

I colori nerazzurri. Quelli che, una volta indossati, restano a vita. Perché responsabilizzano, tarano l’orgoglio, lasciano un segno. E ti dicono chi sei. Cosa vuoi. Fin dove puoi arrivare. Poco importa la categoria, perché anche la neonata Under 23 interista, militante in Serie C, vuole aderire al credo vincente che accomuna ogni membro della società. Come dimostrato dal calciomercato finora condotto: il giusto mix di freschezza ed esperienza che aspira subito alla coesione massima. Questo e altro, per reggere ritmi, attese e pressioni derivanti dall’esordio nel professionismo.

In tal senso, nella seconda sezione è inciso a caratteri cubici il nome di Antonino La Gumina. L’ultimo sussulto della sessione estiva meneghina, ufficializzato proprio nella giornata di ieri. Un prestito secco che rinnova le ambizioni di entrambe le parti: la squadra rinforza l’attacco, il giocatore cambia piazza alla ricerca di riscatto. Connubio di necessità ideale da cui tutti possono trarre beneficio. Nonostante lo stesso classe ’96 venga da annate complicate.

Le ultime stagioni del calciatore, infatti, sono state prive di spunti rilevanti: lo dicono i numeri. Dall’exploit di Como (9 reti nella stagione 2021/2022), il ragazzo ha progressivamente disperso certezze, girovagando senza meta tra Benevento, Sampdoria, Mirandes (Spagna) e Cesena. Nel percorso il ragazzo ha anche esordito in massima serie, senza grandi guizzi, ma in cuor suo permane l’orgoglio di averci provato. Che non sia proprio questa presa di coscienza a permettergli di imporsi? Presto per dirlo. Ma una cosa è certa: sarà un anno di grandi verità.

D’altronde, è il nerazzurro a dirti davvero chi sei. E La Gumina, probabilmente, non vede l’ora di scoprirlo. Ecco spiegata la scelta di abbracciare la Serie C, che affronterà per la prima volta in carriera. Scatenando curiosità, qualche dubbio, ma anche entusiasmo. Lo stesso che il giocatore spera di ritrovare, per poter tornare a raccogliere minuti, gol ed emozioni. Sale del calcio e, si sa, anche della vita stessa.

Figlio di Palermo

Come detto sopra, il viaggio di La Gumina parte da Palermo. Anzi: dalla sua Palermo. Differenza minima ma sostanziale, perché pone subito un obiettivo: indossare i colori della propria città, lottare e vincere per essa. Il sogno di Antonino ha sfumature rosanere ed è presto realizzato: nel 2006 è aggregato al settore giovanile del club, che lo preleva dal Capaci. Cullandone i propositi e accompagnandolo lungo il tragitto, dai pulcini fino alla prima squadra. Con cui esordisce nella stagione 2014/2015, contro il Milan, al Barbera, in Serie A: probabilmente, lo scenario migliore possibile. Parallelamente, il ragazzo sfoggia grandi colpi in Primavera, come confermato dalle statistiche: 45 gol in 59 presenze, titolo di capocannoniere al torneo di Viareggio (edizione 2016) e nomea di Golden Boy della stessa rassegna. Insomma, la strada sembra tracciata: Antonino ha fame. E avrà presto modo di mostrarlo.

Difatti, dopo un prestito alla Ternana (solo 2 reti in 17 presenze), l’attaccante rientra alla base ancora più assetato di traguardi. È il 2017 e il Palermo è appena retrocesso in cadetteria. Ma l’idea è chiara: davanti spazio a La Gumina. Che ripaga la fiducia. Senza remore: nella stagione regolare va a segno 9 volte, portando a 12 il suo bottino personale con i playoff e la Coppa Italia. Numeri importanti fiancheggiati da delusione e rammarico: la mancata promozione in A, i continui ribaltoni societari, una situazione che sarebbe degenerata di lì a poco. Sia per il club siculo (costretto a ripartire dalla D), che per Antonino, che cambia più volte casacca senza mai incidere davvero. In primis passa ad Empoli, dove racimola solo 6 reti (2 nella massima serie) in 42 presenze; successivamente trasloca a Genova, sponda Sampdoria, e non centra il bersaglio. Poi, un lampo di luce. Un sussulto di rabbia. Un nuovo, breve inizio: il Como. Tappa affascinante, per quanto effimera: in riva al Lago resta un solo anno, ma riprende a sognare. E a segnare: 9 gol in 34 partite. Gioia effimera, per quanto affascinante: formula presto ribaltata. Perché il futuro riserva tanti dubbi. Scorrere per credere.

Vecchi, allenatore del Vicenza | lacasadic.com
Vecchi, allenatore del Vicenza | lacasadic.com

Equilibrio instabile

Nell’estate del 2022 arriva infatti un nuovo prestito. Passa al Benevento, dove prosegue il suo momento non semplice: segna solo 3 gol in 27 partite e ritorna alla base. Lo riaccoglie così la Samp (nel frattempo retrocessa in B), ma La Gumina non inverte il trend: 14 presenze, 2 reti e ripartenza. Questa volta, lontano dall’Italia: per ritrovarsi si accasa al Mirandes, in seconda serie iberica, sempre sotto l’egida blucerchiata. Ma i gol non arrivano. E, dopo altre 9 presenze con i doriani, per Antonino spunta l’occasione Cesena. Altro giro, altra avventura.

Resta un solo semestre, segna 2 gol e disfa nuovamente le valigie: arriva l’Inter. E arriva nel momento più complesso. Ma è proprio per questo che la sfida affascina. Perché La Gumina, nel pieno della forma, ha mostrato di essere un attaccante incisivo, dotato di buona fisicità, tecnica e cattiveria nei pressi del bersaglio: proprio le prerogative che cerca Vecchi per sgrezzare il suo attacco. Dove Antonino fungerà da riferimento di peso, data l’esperienza accumulata nel tempo. Tanta e variegata, intrigante e spesso complessa, sicuramente un toccasana per una realtà così giovane. Nonostante tutto, nonostante tutti.