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L’Inter U23 vola sulle ali di Alexiou: il difensore goleador che ha battuto l’Ospitaletto

Alexiou - credit: Martina Cutrona

Alexiou - credit: Martina Cutrona

L’Inter U23 passa agli ottavi di Coppa Italia Serie C. A decidere il match contro l’Ospitaletto… un difensore centrale: Christos Alexiou.

Il nero e l’azzurro. Forza ed equilibrio, potenza ed estro, ragione e istinto: tutto racchiuso in un contrasto esaltante, che lascia un segno e cela una storia. L’ultima, la più bella, perché vale gli ottavi di Coppa Italia Serie C: eccolo, il traguardo raggiunto e fatto proprio dalla neonata Inter U23 di Stefano Vecchi. Trionfante a Ospitaletto solo al minuto 89, nel segno di uno dei suoi prodotti: il greco Christos Alexiou.

Classe 2005, passione per i gol pesanti. Apparentemente, non ci sarebbe niente di speciale. Ma il ragazzo, a scanso di banalità, è un difensore centrale. E, nel corso della sua giovanissima carriera, ci ha già abituato a buone dimostrazioni realizzative: poco male. Spazio ai numeri: lo scorso anno, in Primavera, ha iscritto a referto ben 7 reti.

Ridistribuite così: 3 in campionato, 3 in Youth League, 1 nelle finals scudetto di categoria. Quest’ultimo arrivato, precisamente, nel penultimo atto della rassegna contro il Sassuolo: traversone di Cocchi, colpo di testa di Alexiou e pareggio. Un 1-1 che poi diventerà vittoria ai rigori, conseguente finale tricolore e, infine, persino felicità eterea: i nerazzurri, infatti, vinceranno il titolo contro la Fiorentina. Pretesto per adagiarsi? Affatto: il traguardo conseguito, al contrario, fungerà da trampolino di lancio.

Per l’ambiente nerazzurro, che fonderà la sua squadra B; e per lo stesso Christos, che ne farà parte. Ritagliandosi subito spazio, minuti e centralità tra i professionisti, nonché emozioni forti: l’ultima, la più bella. Lo abbiamo già detto: vale gli ottavi di Coppa Italia Serie C. Ma vale anche un sorriso spensierato.

Alexiou, una colonna greca per il futuro dell’Inter

“Beato l’uomo che, prima di morire, ha la fortuna di navigare nel Mar Egeo”: Kazantzakis dixit. Ma il protagonista della nostra storia odierna, partendo esattamente dalla sua Grecia, è riuscito addirittura ad andare oltre questo pensiero. Guadagnando, dopo aver compiuto la trafila nell’Atromitos Athens (club ellenico), la tanto attesa chiamata dei sogni. L’Inter bussa alla porta, Alexiou risponde presente. Inizia una complicità che, a conti fatti, dura da ben 4 anni.

Prima con l’esordio in Under 17, poi con il prosieguo in Under 18. Infine, con un piccolo-grande salto in avanti: la Primavera milanese, di cui diventa ben presto punto fermo e anche capitano. Risultato? Risultati: 55 presenze, i sopracitati 7 gol, uno scudetto e tanti guizzi interessanti. Che, nella passata stagione, hanno colpito anche Simone Inzaghi: l’ex allenatore nerazzurro lo ha infatti convocato in prima squadra per l’ultima di campionato contro il Como. Non ha esordito, ma il tempo è dalla sua parte: parliamo di un classe 2005. Già avviato sulla strada dei grandi, per giunta.

Stefano Vecchi, Inter U23 (IMAGO)
Stefano Vecchi, Inter U23 (IMAGO)

Un centrale atipico

Piccola chicca amarcord: Alexiou è il terzo greco nella storia dell’Inter. Ricordate gli altri due? Grigoris Georgatos da una parte, Giorgos Karagkounis dall’altra. Figli di un calcio lontano, ma ancora impressi nella memoria collettiva. Riuscirà anche Alexiou a farsi ricordare? Lo diranno solo il tempo e il campo. Specialmente quest’ultimo, che però ha già esposto a fatti chiari: il ragazzo c’è.

Punto numero uno: segna. E lo fa perché, oltre a fisicità (186 cm) e colpo di testa, sfoggia anche passo e propensione offensiva. Punto numero due: incorpora i crismi del difensore moderno. Mancino, bravo a impostare, spigliato in conduzione e abile nei fondamentali del buon centrale: duttile, attento e deciso. Nonché estremamente grintoso: il carattere è sicuramente il suo punto forte. E il bello è che il viaggio verso Itaca di Christos Alexiou è appena iniziato. Dunque: ediamoci comodi.