Iscrizioni chiuse, attesa la decisione della CoViSoC entro il 13 giugno

Credits: Andrea Rosito
La situazione
Il tempo è scaduto. Alla mezzanotte di venerdì 6 giugno si è ufficialmente chiusa la finestra per l’iscrizione al prossimo campionato di Serie C.
Ora i dossier passano al vaglio della Co.Vi.So.C. (Commissione di vigilanza sulle società di calcio professionistiche) , che avrà tempo fino al 13 giugno per analizzare nel dettaglio ogni domanda ricevuta, verificando che tutte le società rispettino i criteri economico-finanziari previsti.
Nel frattempo, nelle prossime ore, è atteso un comunicato ufficiale della Lega Pro, che dovrebbe confermare l’elenco dei club che hanno presentato regolarmente la documentazione. Un primo passo che potrebbe già delineare il quadro delle riammissioni per quelle squadre retrocesse in Serie D al termine della scorsa stagione.
La corsa verso la Serie C 2025/26 è partita. La prima selezione è dietro l’angolo.
Ammissioni, ripescaggi e il parere della Covisoc: i possibili scenari
La Lucchese non avrebbe presentato la domanda di iscrizione al prossimo campionato di Serie C, aprendo così scenari significativi in ottica riammissioni (Il suo posto verrebbe preso dalla Pro Patria, primo in graduatoria delle squadre di Lega Pro). Più complessa, invece, la situazione del Brescia. L’esclusione del club lombardo potrebbe non essere immediatamente ratificata, in quanto il Consiglio Federale, tenendo conto dei procedimenti sportivi in corso, ha concesso una deroga che permette la presentazione di parte della documentazione entro il 24 giugno. Proprio per questo motivo, sarà probabilmente necessario attendere quella data per capire se il Brescia potrà ancora sperare in una partecipazione al prossimo campionato di Lega Pro, oppure se verrà escluso in prima istanza o magari iscritto con riserva. Una differenza tutt’altro che secondaria: nel primo caso, il posto verrebbe occupato da un club retrocesso attraverso la riammissione; nel secondo, si tratterebbe di un ripescaggio.
Anche sulla SPAL si concentrano le attenzioni. Il club ferrarese avrebbe depositato la documentazione per l’iscrizione all’ultimo istante utile, ma non è escluso che ci siano delle irregolarità formali o lacune da sanare. Una situazione difficile, che ha tenuto col fiato sospeso l’intera tifoseria nelle ultime 24 ore. Il rischio, in caso di rigetto della domanda da parte della Co.Vi.So.C., è pesantissimo: la SPAL potrebbe essere costretta a ripartire dall’Eccellenza, sfruttando l’art. 52, comma 10 delle N.O.I.F. Nel frattempo, la tifoseria organizzata ha scelto di farsi sentire, organizzando un corteo per le vie della città per protestare apertamente contro la gestione societaria del presidente Joe Tacopina. Una ferita ancora aperta, in una piazza che rischia di veder scomparire il proprio club dai radar del professionismo.

CoViSoC, i possibili scenari
Con Lucchese che non ha presentato la domanda di iscrizione, si apre ufficialmente il capitolo riammissioni. Come previsto dal regolamento, in caso di posti vacanti per mancata iscrizione, la priorità spetta alle squadre retrocesse con il miglior punteggio nella stagione appena conclusa. In cima alla lista c’è la Pro Patria, pronta a tornare tra i professionisti.
Diverso, invece, il discorso in caso di esclusione da parte della Co.Vi.So.C. per domande incomplete o non conformi: in quel caso si passerà ai ripescaggi, seguendo criteri ben precisi. A guidare la graduatoria c’è una seconda squadra di un club di Serie A, con ogni probabilità l’Inter, seguita da una società proveniente dalla Serie D con punteggio adeguato — il Ravenna, in pole — e infine una delle squadre retrocesse dalla Serie C. Il puzzle della prossima Serie C 2025/26 è ancora tutto da comporre.