Guida ai Playoff – Juventus Next Gen, tra ambizione e continuità

Massimo Brambilla, Juventus Next Gen (IMAGO) / www.lacasadic.com
Come arriva ai playoff l’Under 23 bianconera
La Juventus Next Gen chiude la regular season con 44 punti, conquistando il nono posto nel girone C di Serie C al termine di una stagione altalenante, ma improntata sulla crescita dei propri giovani. Dopo un avvio complicato e la squadra in zona playout, la dirigenza ha esonerato l’allenatore Paolo Montero e ha affidato la guida tecnica a Massimo Brambilla.
Con il ritorno di Brambilla in panchina, la Juventus Next Gen ha ritrovato entusiasmo, equilibrio e identità. Nella seconda parte di stagione, i bianconeri hanno abbandonato le zone pericolose della classifica, inanellando una serie di risultati utili che hanno cambiato completamente il volto del campionato. Ciò che sembrava impensabile solo poche settimane prima è diventato realtà: da una rincorsa salvezza a una qualificazione playoff conquistata con merito.
Rispetto ad altre seconde squadre, il progetto bianconero ha ormai una struttura consolidata: giocatori giovani ma già abituati al professionismo, staff collaudato e un’idea di gioco chiara. L’obiettivo principale resta la formazione dei talenti per la prima squadra, ma la competitività nei playoff non è mai un aspetto secondario, come dimostrano le prestazioni convincenti della seconda metà di stagione.
Pur essendo una squadra Under 23, la Juventus Next Gen ha dimostrato maturità nelle partite chiave, vincendo scontri diretti pesanti, tra cui il successo esterno contro il Catania e la vittoria per 4-1 contro il Crotone nel finale di stagione. A dare equilibrio e solidità, la presenza di alcuni profili più esperti come Simone Guerra in attacco e il giovane portiere Daffara, autore di una stagione costante e affidabile.
Una stagione in crescendo
Nel corso dell’annata, la Juventus Next Gen ha saputo valorizzare una rosa giovane ma di grande qualità, affidandosi a figure chiave come Fabio Scaglia in difesa, il metronomo Cudrig a centrocampo e l’attaccante Luca Amaradio, il nuovo trascinatore offensivo nell’ultima parte di stagione. Proprio l’apporto di Amaradio, dopo aver atteso con pazienza il suo turno, ha portato i bianconeri a un ulteriore miglioramento nella fase realizzativa.
Insieme a lui, anche Felix Afena-Gyan, classe 2003, si è ritagliato un ruolo centrale nella manovra offensiva, spesso schierato tra le linee. A completare il reparto avanzato, l’apporto costante del veterano Guerra e il dinamismo di Adzic, già nel giro della prima squadra. Brambilla ha dimostrato flessibilità tattica, sperimentando diversi moduli oltre al 3-5-2 a seconda degli avversari, ma quest’ultimo dovrebbe essere il modulo scelto dall’allenatore bianconero per la sfida playoff.

Juventus Next Gen, obiettivo continuità (e qualcosa in più)
Se da un lato la società non pone pressioni legate al risultato, dall’altro lo spogliatoio sa di avere tutte le carte in regola per recitare un ruolo da “underdog“. La squadra arriva ai playoff in buona forma fisica, con pochi indisponibili e una rosa profonda. Tuttavia, Brambilla dovrà fare a meno di Adzic e Rouhi, per la stessa regola che vita l’utilizzo di Camarda e Jimenez al Milan Futuro.
La Juventus Next Gen scenderà in campo il 4 maggio per il primo turno dei playoff, in gara secca contro il Benevento. Per i bianconeri sarà una sfida da dentro o fuori: l’unico risultato utile sarà la vittoria. Il sogno Serie B c’è, come per tutte le 28 squadre in corsa, ma l’obiettivo primario della squadra è quello di mettersi in mostra e onorare il percorso con una prestazione all’altezza.