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Juventus, Soulé: “Esordio? Il giorno prima ero arrabbiato. Di Maria? Ha il sesto senso”

Da varie stagioni ormai la Juventus ha iniziato un importante percorso, inserendo sempre più in prima squadra molti giocatori provenienti dalla Primavera e dalla Next Gen. Da Fagioli a Miretti, da Iling Junior a Barrenechea, fino ad arrivare anche al promettente Matias Soulé. Il classe 2003 è solo uno dei tanti giovani bianconeri, riuscito a fare il grande salto, guadagnandosi la chiamata tra i grandi in Serie A. Con la stagione 2022/23, il fantasista argentino è stato ormai inserito in pianta stabile in prima squadra, arrivando a totalizzare 20 presenze e 1 gol. Indimenticabile per Soulé, è stato l’esordio con i grandi avvenuto 2 anni fa contro la Salernitana, un debutto che è stato ricordato dal giocatore in modo particolare, nel corso di un’intervista rilasciata a Dazn. Curiosi aneddoti anche sul suo compagno di squadra Di Maria e sul suo passato in Sudamerica.

Juventus, Soulé e il racconto sul suo esordio

Matias Soulé si è soffermato sulla sua prima chiamata in prima squadra, ricordando anche la sua prima esperienza in Argentina: “Il giorno precedente alla mia prima convocazione in prima squadra, stavo giocando con la Next Gen e il mister mi ha levato a fine primo tempo. Ero un po’ incazzato, volevo giocare ancora. Poi a fine partita mi ha comunicato che il giorno dopo sarei stato convocato in prima squadra. A quel punto mi sono calmato. A 11 anni sono andato a giocare a Buenos Aires, a 4 ore da casa. Mio padre veniva ogni weekend a vedere le mie partite, a volte dormiva in macchina per poi tornare subito al mattino e lavorare”.

Il classe 2003 ha poi parlato in merito al suo connazionale Angel Di Maria: “Ai miei genitori non piace che io faccia loro dei regali. Ma da quanto sono qui, non lavorano più. Mio padre ha lavorato 35 anni alle poste, farli riposare adesso, per me, è solamente un piacere. Di Maria è incredibile, è come se avesse il sesto senso. L’altro giorno in allenamento mi ha detto che devo aprire di più il piede quando calcio. Adesso ci provo perchè se me lo dice lui, lo devo fare per forza”.

Redazione

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