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La Juventus U23 riempie le Nazionali: tanti giocatori convocati e protagonisti

Dare importanza alla crescita dei giovani è la chiave della Juventus U23, che sta investendo sempre di più sui ragazzi per cercare di produrre in casa propria il talento del domani. I bianconeri sono attualmente all’ottavo posto in classifica del girone A con 18 punti ed una partita in meno, quella contro il Padova. Con una vittoria i ragazzi di Zauli si porterebbero al quinto posto, in piena lotta per i playoff.

Una Juventus giovane e internazionale

La crescita dei calciatori è testimoniata dalla chiamata delle Nazionali, considerata da tutti come la ciliegina sulla torta, anche se per ora è poco farcita da esperienza e vita. A prescindere da Soulé, il giovane classe 2003 argentino, che ha la fama del prescelto, la Juventus U23 ha prodotto anche altri ragazzi. L’altro volto più noto è De Winter, che ha giocato tutta la partita con il Belgio U21, vincendo per 2-0 contro la Scozia. Nell’Under 21 dei “diavoli rossi” militano giocatori della Pro League, l’equivalente della nostra Serie A. Yari Verschaeren dell’Anderlecht ne è un esempio concreto.

La differenza tra un Under 20 e Under 21 è molta, spesso i giocatori che vengono convocati dai rispettivi commissari tecnici variano di categoria. Un centrocampista sembra aver scalato le gerarchie: si tratta di Martin Palumbo, anche lui classe 2002, nella rosa della Norvegia U21. Entrambi hanno preso parte alla gare di qualificazione al prossimo Europeo U21.

La giovane Italia veste bianconero

Nell’Under 20 italiana invece sono molti i calciatori provenienti dalla Serie C (qui l’analisi), tra questi ben quattro della Juventus U23, il più appariscente sicuramente è Sekulov. Allargando gli orizzonti su giocatori che hanno vestito la maglia bianconera ed ora sono in prestito spiccano Fagioli e Ranocchia nell’U21 di Paolo Nicolato. Entrambi hanno fatto il loro percorso nella squadra giovanile ed ora si stanno ritagliando uno spazio in Serie B con le maglie della Cremonese e del Vicenza. La dirigenza bianconera non sta depositando i giocatori in Lega Pro, chiudendoli a chiave nella categoria. Al contrario, sta tracciando la strada giusta proprio come un’università, poi toccherà ai ragazzi superare gli esami e ai “docenti” promuoverli.

A cura di Antonio Salomone

Redazione

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