Lecce, Corvino: “Delle Monache e Salomaa al Rimini? Non ce la siamo sentiti”

Pantaleo Corvino, Responsabile area tecnica Lecce / IMAGO
Anche il responsabile dell’area tecnica del Lecce ha parlato della situazione legata al Rimini che si è intrecciata con dinamiche di mercato dei giallorossi.
Appuntamento fisso al termine della sessione estiva di calciomercato in casa Lecce, con la conferenza stampa (lunga) di Pantaleo Corvino, responsabile dell’area tecnica dei giallorossi.
Naturalmente, questioni di campo a parte, l’argomento principale è stato il mercato con il dirigente che ha svelato un retroscena che riguarda il mancato trasferimento di di due giocatori in C, al Rimini.
Il riferimento di Corvino è a Delle Monache e Salomaa: “Il primo ha avuto offerte dalla Serie C: lui si è sentito di non accettarla, sentendosi giocatore da B.
L’ultimo giorno è arrivato il Rimini, il ragazzo voleva andare ma non ci siamo sentiti di mandarlo, così come Salomaa, per la situazione del club”.
Rimini, che caos
Momento difficile in casa Rimini. Dopo la penalizzazione di 11 punti, gli addii societari (il direttore sportivo Nember e il resto della dirigenza) e le notizie sul possibile rinvio o gara a porte chiuse contro la Ternana, non c’è pace per il club biancorosso. Piero Braglia ha infatti chiesto la risoluzione del contratto che sarà ufficiale per l’allenatore e il suo staff nella giornata di oggi, venerdì 5 settembre.
Nel frattempo, la società è al lavoro per provare a riorganizzarsi: in pole per il ruolo di nuovo direttore sportivo c’è Gianmarioli. Sul fronte amministrativo, la situazione resta tutt’altro che risolta. La fideiussione integrativa, di cui si era parlato nei giorni scorsi, non è mai stata presentata, e diversi giocatori avrebbero già manifestato l’intenzione di chiedere la risoluzione del contratto.

Rimini, il sindaco: “Situazione inconcepibile”
A prendere la parole nelle score ore è stato anche il sindaco della città Jamil Sadegholvaad: “Non è accettabile. In questo momento siamo al fianco della squadra e dei ragazzi del settore giovanile, dello staff tecnico e delle famiglie, alle prese con una situazione caotica e incomprensibile.
La posizione del Comune, che a qualcuno può sembrare eccessivamente rigida, è tale esclusivamente a fin di bene. E il bene da preservare per noi è il patrimonio sociale ancor prima che sportivo rappresentato dalla Rimini Calcio” (LEGGI L’ARTICOLO COMPLETO).