Home » Lecco, Aliberti risponde al Comune: “Sono stanco di combattere contro i mulini a vento”

Lecco, Aliberti risponde al Comune: “Sono stanco di combattere contro i mulini a vento”

Virna Bonfanti insieme al presidente Aliberti / Credit: Calcio Lecco 1912 / www.lacasadic.com

Virna Bonfanti insieme al presidente Aliberti / Credit: Calcio Lecco 1912 / www.lacasadic.com

Continua la diatriba tra il Comune di Lecco e il presidente del club biancoceleste Aniello Aliberti. Il comunicato.

E alla fine la risposta è arrivata. Forte e chiara. In pieno stile Aniello Aliberti, presidente del Lecco. Club che sul campo vola (terzo posto a -5 dalla vetta) ma che, fuori da esso, deve ancora combattere contro i paletti comunali. La questione è ampia e il patron ha deciso di rilasciare un ulteriore nota ufficiale per chiarire la sua posizione.

Il comunicato, diramato in data giovedì 6 novembre inizia così: “In risposta al comunicato dell’Amministrazione Comunale, desidero ribadire che nella recente conferenza stampa mi sono limitato a dire quanto realmente accaduto fino ad oggi. Sento di essere una persona seria e non accetto in nessun modo che vengano riportate dichiarazioni lontane dalla realtà. Sono pronto anche, se necessario, ad un pubblico confronto con l’amministrazione stessa“.

Rotto il ghiaccio, Aliberti prosegue esponendo problemi e dubbi: “Ho grande rispetto per i cittadini, tifosi e non, di Lecco e non posso tollerare che qualcuno di loro abbia dei dubbi su quanto io ho dichiarato nella conferenza stampa del 4 novembre. La questione della cabina elettrica è ormai di dominio pubblico da anni e se non è stata ancora realizzata è una scelta del Comune. Leggo nel comunicato dell’Amministrazione Comunale che essa condivide la “necessità d’intervenire per migliorare l’impatto ambientale dell’impianto”. Se fosse vero allora mi chiedo: perché non sono mai partiti i lavori?“.

Chiosa finale dedicata a dati discordi, che marcano ulteriormente la frattura tra le parti: “Le opere di adeguamento dello stadio per disputare il campionato di serie B sono state pagate dalla Calcio Lecco nel 2023 e 2024 per un importo di circa 1.250.000 euro. La proposta del Comune è stata di riconoscere soli 700.000 euro. Quindi mi chiedo: perché solo 700.000 euro per l’impianto di illuminazione e nulla per i tornelli e la tribuna? Non sono forse anche queste migliorie dello stadio? E poi i 700.000 euro, perché riconosciuti in dodici anni?”.

Lecco, Aliberti risponde all’assessore Torri: “Possibile che non si accorga di quello che serve al nostro stadio?”

A seguire, Aliberti risponde anche all’assessore Torri, che aveva mosso dubbi sull’efficienza del club nei pagamenti. “La citazione dell’assessore Torri in merito ai canoni che non versa la Calcio Lecco dal 2018 è solo dovuta ad un credito vantato dalla Società verso il Comune che terminerà tra due anni. Non vorrei si pensasse che la Calcio Lecco 1912 sia inadempiente nel pagamento dei canoni. Leggo anche che il Comune aspetta dalla società Calcio Lecco 1912 una richiesta formale e dettagliata di quanto necessario per ristrutturare lo stadio. Allora io mi chiedo: tutte le opere di cui abbiamo discusso nei diversi incontri hanno bisogno ancora di una dettagliata richiesta? L’assessore Torri quando viene allo stadio non si è mai accorto di ciò che bisognerebbe fare?“.

La nota si chiude subito dopo, con un chiarimento finale sulla situazione e sulla sua volontà di agire. Per il bene di Lecco: “Voglio ribadire che non è mio costume battere i pugni sul tavolo e nemmeno pretendere nulla da chicchessia, figuriamoci dall’Amministrazione Comunale. Vorrei solo che ognuno dicesse la verità assumendosi le proprie responsabilità. Laddove il Comune volesse concretamente avviare una ristrutturazione dello Stadio Rigamonti-Ceppi, io sono disponibile a fare la mia parte. Non ho però nessun interesse a fare altri incontri per poi ritornare sempre al punto di partenza. Sono stanco di combattere contro i mulini a vento. Ho solamente preso atto dello stato delle cose ad oggi e pertanto mi sento libero e in dovere di fare le migliori scelte per dare dignità ad una squadra e ad una città che, a mio personale giudizio, non merita di giocare in uno stadio così degradato“.