Lecco, Cristian Paolo Di Nunno: “Grande gioia, una promozione conquistata sul campo”

Le parole del presidente

7 Luglio 2023

Nicolò Franceschin - Autore

Dopo la decisione del Consiglio Federale di ammettere il Lecco alla prossima Serie B, ha parlato il presidente Cristian Paolo Di Nunno. “Una grande emozione, questa è una promozione conquistata sul campo. Ci abbiamo sempre creduto. Un po’ di paura c’è stata, ma eravamo convinti che ce l’avremmo fatta. Oggi è arrivato il giudizio positivo“. Sulla gioia della sua famiglia: “Abbiamo preso il club in D e lo abbiamo portato in B. Una soddisfazione immensa“.

cristian di nunno

Di Nunno: “Che soddisfazione”

Di seguito, le parole del presidente: “Voglio partire ringraziando i due avvocati che ci hanno difeso, alla società calcio Padova che ci ha permesso di giocare nel loro campo, il comune, la questura e il prefetto“. Il numero uno del Lecco ha proseguito: “Noi eravamo abbastanza tranquilli. Una promozione che conquisti sul campo difficilmente la togli. Ci abbiamo sempre creduto. Se avessimo perso questo ricorso, saremmo andati avanti con altri. La prima bocciatura della Covisoc è stata una delusione. Eravamo convinti dell’esito positivo, poi alle 22.30 è arrivata la Pec. C’è stata un po’ di amarezza”.

luciano foschi lecco
Credit Lega Pro

Per quanto riguarda il mercato: “Abbiamo perso sicuramente del tempo, due settimane abbondanti. Ma siamo sempre stati in contatto con il mister. Arriveranno le prime ufficialità nei prossimi giorni. Per quanto riguarda il direttore sportivo ci stiamo guardando attorno, ma ricordiamo che abbiamo conquistato questa promozione senza ds. Potremmo continuare così, mantenendo le cose in famiglia. Sappiamo che la Serie B è un campionato diverso. Dovremo inserire giocatori di esperienza. Ci sono tanti giocatori che piacciono, il primo obiettivo è confermare i giocatori dello scorso anno che riteniamo possano fare la B“. Riguardo allo stadio: “I lavori inizieranno fin da subito. Prima iniziamo prima potremo giocare in casa nostra. Speriamo di poter giocare se non da subito, almeno dalla seconda o la terza in casa”. Gioia incontenibile dopo la decisione del Consiglio Federale:Mio padre è molto contento. Ero con lui quando è arrivata la notizia. L’ho sentito urlare ‘Serie B, Serie B“.