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Foschi: “Cosa penso delle polemiche mediatiche? Non me ne frega un ca**o”

Manca sempre meno alla partita che deciderà la quarta e ultima squadra promossa in Serie B. Domenica 17 giugno 2023 alle 17:30 l’appuntamento per la finale di ritorno dei playoff di Serie C. Si parte dalla vittoria del Lecco per 2-1 contro il Foggia.

Foschi: “Sono teso il giusto. Arbitro dell’andata? Non ha commesso errori”

Luciano Foschi ha aperto la conferenza ringraziando la società per il lavoro svolto durante l’anno. “Prima delle domande voglio dire una cosa, ci tengo particolarmente. Domani comunque vadano le cose non avrò tempo. Oggi abbiamo fatto l’ultimo allenamento di questa stagione e voglio ringraziare tutto lo staff, i medici, i fisioterapisti, la segreteria. Sono stati fantastici. Mi hanno dato molto e spero di aver dato loro qualcosa.

Durante la settimana sono nate delle polemiche per dei presunti episodi arbitrali dubbi. Ma Luciano Foschi non vuole distogliere lo sguardo dall’unico punto fisso nel suo spogliatoio: la finale di ritorno. “Sono teso il giusto. Ero più teso prima dell’allenamento di oggi. Settimana particolare dal punto di vista mediatico? Non me ne frega un c***o”.

Credit: Lega Pro

“L’arbitro dell’andata non ha commesso errori”

L’allenatore del Lecco quindi ha continuato parlando della classe arbitrale italiana: “Sono uno che vive di sentimenti e ha fiducia della professionalità del prossimo. Sono sempre convinto che un professionista è un professionista. Lo è l’arbitro di domani come lo era quello dell’andata, che penso non abbia commesso errori. La classe arbitrale italiana è forte. La scuola italiana è forte ed efficace. Ho grande fiducia nella professionalità della gente. Poi ognuno può pensare di vincere come meglio crede.

Domani in campo ci saranno due squadre e vincerà la migliore. Non mi sono preoccupato degli arbitri. A me fa sorridere di un onorevole che si interessa di Foggia Lecco con tutti i problemi che ha il nostro paese. Se un onorevole di fratelli d’Italia si occupa di Foggia Lecco invece che di occuparsi di altre cose, deve spiegarlo non a noi ma a 60 milioni di italiani che sperano di vedersi migliorare altre cose“.

“Non voglio fare polemiche, rimane una pagina di sport”

Tuttavia, l’attenzione dell’allenatore rimane sul fischio d’inizio dell’ultimo atto dei playoff di Serie C. “Domani ci saranno due squadre che all’andata in modo corretto hanno giocato davanti a un pubblico altrettanto corretto. Non voglio fare polemiche, rimane una pagina di sport“.

L’allenatore del Lecco ha proseguito parlando del suo spogliatoio. “Recuperiamo giudici dalla squalifica, recuperiamo Battistini. Ardizzone e Ilari verranno in panchina, ma difficilmente giocheranno. Non abbiamo nessun vantaggio. Il Foggia per gli elementi che ha è più forte. Per potercela fare dobbiamo mettere in campo una prestazione sopra le righe. Come sempre per il risultato dobbiamo fare una prestazione importante. Lavoro, sacrificio, attenzione. Dobbiamo prendere un pezzettino di tutto quello che abbiamo fatto da settembre perché questa è la partita. Dal giorno dopo si va in vacanza. Dobbiamo metterci tutto per terminare questa stagione al meglio”

L’effetto di essere i favoriti ci permette di poter dimostrare di essere all’altezza. Personalmente questa cosa mi stimola. Non è facile dimostrare di essere all’altezza e di andare contro chi parla. Nel calcio parlano tutti, siamo 60 milioni di allenatori. Bisogna rispettare questa cosa. A volte è più facile parlar male, ma anche di questo me ne frego altamente. La mia persona è la mia persona”

Emozioni, sensazioni e istantanee della stagione. “Il mio arrivo è stato da libro cuore. La lettera di benvenuto che è stata scritta dai tifosi penso sia stata la cosa che mi ha riempito di responsabilità nei confronti di questa gente. In quel momento mi ha fatto sentire in debito. Non pensavo di regalare quello che stiamo regalando. La possibilità di riempire lo stadio più volte, vivere queste emozioni. Quel ricordo ce l’ho stampato nella testa. Poi durante la stagione ci sono stati episodi e situazioni che mi hanno riempito con i ragazzi e la società. Anche nelle difficoltà. Ci sono tante, troppe cose per elencarle.

Ho tanti nemici, ma come si dice tanti nemici tanto onore. Io resto sempre la stessa persona”.

Nicolò Franceschin

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