Credit: Calcio Lecco 1912
Nonostante non si siano più disputate partite negli ultimi 15 giorni, le stagioni di Lecco, Reggina e Brescia sono tutt’altro che terminate. Benché i motivi siano differenti, tutte e tre le squadre ancora non sanno in quale categoria disputeranno il prossimo campionato. Il Lecco, vincitore dei playoff di Serie C, ha guadagnato la serie cadetta sul campo, ma per questioni burocratiche corre il rischio di disputare la Serie D a settembre. Per quanto riguarda la Reggina, il club vive l’incombente pericolo fallimento. Dal canto proprio, il Brescia, retrocesso in C, osserva nella concreta speranza di una riammissione. Ma cosa succederebbe in caso di esito negativo dei ricorsi di Lecco e Reggina?
Ripercorrere le ultime settimane dei tre club non è banale. In merito al Lecco, tutto nasce dal fatto che l’impianto sportivo Rigamonti-Ceppi presente in città non risponda agli standard richiesti dalla Serie B. Dopo aver ricevuto un rifiuto da parte del Monza, il Padova ha accettato di ospitare il club fino alla fine dei lavori nel proprio stadio. Tuttavia, la risposta positiva da parte della prefettura di Padova è arrivata il 21 giugno, con la scadenza del termine massimo posta però il giorno precedente, ovvero il 20 giugno.
Realizzando che quest’incerta situazione del Lecco avrebbe potuto avere risvolti positivi per la propria squadra, Massimo Cellino, presidente del Brescia, ha iscritto la società sia alla Serie B, sia alla C, diversamente da quanto fatto dal Lecco stesso. Per quanto riguarda la situazione Reggina, la società aveva bisogno di 3 milioni di euro entro il 30 giugno per saldare i propri debiti e potersi iscrivere regolarmente al campionato. Proprio in quella data, ha espresso il proprio parere la Covisoc, rifiutando le richieste d’iscrizione sia da parte del Lecco che della Reggina.
Il futuro dei club è ancora incerto, nonostante la prima bocciatura delle richieste, sarà infatti possibile presentare ricorso fino al 7 luglio. Nel frattempo, il Brescia osserva in attesa. Al momento, con anche solamente una delle due squadre fuori dalla Serie B, sarebbero loro i primi a tornare in cadetteria. Nel caso in cui invece entrambi i ricorsi venissero rifiutati, anche il Perugia potrebbe trarre vantaggio da questa situazione. Infatti, secondo il regolamento della FIGC, si valutano prima le riammissioni delle squadre retrocesse dalla cadetteria e successivamente i ripescaggi di società dalla Serie C. Quindi, il Foggia dovrebbe sperare nell’impossibilità di Brescia, Perugia, Spal e Benevento, per poter disputare la Serie B.
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