Lecco-show: orchestra perfetta e 4 reti in soli 40 minuti

L'esultanza del Lecco al Rigamonti Ceppi (Credit_ Calcio Lecco)
La squadra di Valente batte 5-1 l’Arzignano e si conferma squadra solida e concreta
Il Lecco ha regalato spettacolo al “Rigamonti-Ceppi”, travolgendo l’Arzignano con un pirotecnico 5-1 e lanciando un chiaro segnale alle altre squadre del girone: i blucelesti non sono più una sorpresa. Grazie a questo successo, la squadra di Valente sale a quota 27 punti, raggiungendo la seconda posizione in classifica a pari merito con l’Union Brescia.
La classifica rispecchia pienamente il valore di un gruppo che, all’inizio della stagione non era tra i favoriti del girone A, ma partita dopo partita sta confermando le proprie qualità e accumulando consapevolezza. Il ruolino di marcia parla chiaro: 8 vittorie, 3 pareggi e una sola sconfitta.
Finora soltanto l’Union Brescia è riuscita a fermare il Lecco, con un 1-0 ottenuto in una gara combattuta e sostanzialmente equilibrata, decisa dalla rete di Spagnoli al 59’. Il dato evidenzia quanto sia difficile perforare la difesa bluceleste guidata da Battistini.
Non a caso, la squadra ha subito appena 7 reti, risultando la seconda miglior difesa del girone, dietro all’Union Brescia e alla capolista Vicenza (6 gol subiti). La porta di Furlan è rimasta inviolata in 6 occasioni, mentre soltanto la Virtus Verona è riuscita a segnare più di una rete in una singola partita (2-2 all’ottava giornata). Questo equilibrio difensivo si abbina a un attacco prolifico, con 20 gol realizzati, incarnando perfettamente la filosofia di Valente: concretezza in avanti e solidità dietro.
Da Battistini a Tanco, le certezze della retroguardia bluceleste
Ogni sinfonia perfetta nasce dall’armonia di un’orchestra, non dall’abilità di un singolo musicista. È una metafora che calza a pennello per il Lecco: tanti protagonisti, nessun solista. La difesa, solida e organizzata, ha finora respinto le offensive di diverse squadre con grande qualità, mentre il reparto avanzato ha saputo farsi notare con prestazioni brillanti, rendendo difficile il gol per gli avversari.
La porta è saldamente presidiata da Furlan, portiere esperto e affidabile che trasmette sicurezza all’intera retroguardia. La linea difensiva trova in capitan Battistini il suo faro: leader in campo, guida tecnica e cuore pulsante della squadra. Altri protagonisti fondamentali sono l’argentino Tanco, con fisicità e grinta da vendere, e il giovane Romani, ventenne in prestito dalla Fiorentina, che sta confermando tutte le sue qualità. Senza dimenticare l’esperto Marrone, con un passato importante in maglia Juventus, che apporta esperienza e solidità al centrocampo difensivo. In questo Lecco, ogni elemento contribuisce alla sinfonia collettiva: equilibrio, concretezza e compattezza rendono la squadra più di un semplice insieme di individualità, trasformandola in un gruppo armonioso e difficile da battere.

I gol di Sipos e Zanellato, i finalizzatori del Lecco
Le 20 reti segnate finora dal Lecco portano diverse firme: sono ben 10 i giocatori che hanno trovato la via del gol in questo avvio di stagione. Tra tutti spicca chi, per mestiere, è attaccante: il croato Sipos. L’exploit del centravanti è evidente: 6 reti messe a segno, miglior marcatore della squadra, e anche miglior assistman con 3 passaggi vincenti. Dietro di lui, a quota 3, c’è il centrocampista Nicolò Zanellato, tra i migliori in campo contro l’Arzignano e autore del quarto gol della partita.
Valente può contare su elementi affidabili e di grande qualità, riuscendo a collocarli in campo in modo da creare un meccanismo efficace in entrambe le fasi. Con questo rendimento, i blucelesti non nascondono le proprie ambizioni: puntano decisi a ritagliarsi un ruolo da protagonisti nella corsa alla promozione. Nonostante la competitività del girone A sia alta, il Lecco ha già dimostrato di poter fare sul serio. Non sarà facile per nessuna squadra conquistare punti contro Battistini e compagni, che con equilibrio difensivo, concretezza in attacco e varietà di soluzioni offensive stanno consolidando la propria identità di squadra difficile da affrontare.
