La medicina, il codino per Montella e il Lecco, Zanellato: “Qui un’isola felice”

Niccolò Zanellato - credit: Lecco Calcio 1912 - www.lacasadic.com
Dall’esperienza in rossonero all’aneddoto di Montella, da Lecco a Bali: il centrocampista si è raccontato ai nostri microfoni.
“Il dottore, ma non ho mai pensato di abbandonare il calcio”, Niccolò Zanellato risponde così alla domanda su cosa avrebbe fatto in alternativa al suo lavoro. “Si è a contatto con le persone e si fa loro del bene”. E questo la dice lunga sul suo conto. Dal Milan – con tanto di esordio in Europa League – al Crotone, poi la SPAL e il Catania. Ora il Lecco: “un’isola felice”.
Statura longilinea, capelli biondi e ricci. “Ora ti racconto la storia del codino”, dice. Coordinate: Stati Uniti, 2017. Al tempo Niccolò giocava nel Milan ed era stato aggregato alla tournée con la prima squadra.
“Montella quando mi vedeva si innervosiva perché avevo i capelli davanti agli occhi anche se non era vero”, racconta. “Un giorno mi obbligò ad andare dal parrucchiere contro la mia volontà. Allora mi disse: “Devi farti il codino”. Da lì in poi, ho sempre legato i capelli”.
E approfittando del salto temporale, sugli anni in rossonero ricorda: “Avevo avuto esempi positivi, mi trattavano con i guanti. C’erano Musacchio, Biglia, Gomez, Bonucci: erano esigenti ma al tempo stesso disponibili”. Una filosofia che ha fatto sua: “Essere uno dei giocatori più importanti della categoria ti dà degli oneri e delle responsabilità. Sono contento di essere un punto di riferimento per i più giovani”.
Lecco, la rinascita
Zanellato dallo scorso gennaio costituisce un punto fermo del Lecco. Nonostante il suo nome, in estate, fosse finito su diversi taccuini, il centrocampista ha firmato un triennale. “Sì, ho avuto diverse proposte anche dalla B, ma ho preferito il Lecco”. Il motivo? “L’allenatore e il direttore -Valente e Minadeo- mi hanno presentato il progetto: volevano che ne facessi parte a tutti i costi”. Il rendimento non ha tradito le aspettative iniziali: già due centri nelle prime nove giornate. “Sono orgoglioso di contribuire al successo che stiamo avendo. Al momento siamo low profile: tireremo le somme alla fine”, ammette.
La stagione 2024/25 non inizia nel miglior dei modi. Il Catania affida l’incarico a Mimmo Toscano e Niccolò non rientra nei piani della società: “Per fortuna c’è stato il Lecco che mi ha dato questa opportunità. Anch’io sono stato bravo a mettere in mostra le mie qualità (ride)”. Secondo, a un passo dal Vicenza. E il segreto della cavalcata iniziale lo confessa senza il bisogno che glielo chiedessimo: “Siamo un bel gruppo”.

Il tema del viaggio
È trascorso poco più di un mese da quando Niccolò ha dichiarato di voler regalare ai suoi amici Ibiza. Il pretesto? Il Lecco in B. “Sono sempre intenzionato (ride), ma sarà difficile”. Il Vicenza –“infermabile”, l’ha definito- e l’Union Brescia -prossimo avversario- sono le altre due favorite del girone. E a proposito di viaggi: “Nel tempo libero mi piace scoprire realtà nuove. Quello a Bali è stato il mio preferito: sono stato lì tre settimane con i miei amici storici”.
Quanto sarebbe soddisfatto il Niccolò bambino? Non ci pensa un secondo e risponde: “Ho giocato in Serie A e B, persino in Europa. Ho vinto un campionato, ho vissuto fuori casa e ora sono qui”. In poche parole ripercorre tutto: “E ho 27 anni. Non ho nessun rimpianto: sono stato un po’ sfortunato, ma ora sono felice”. Il Lecco è una rinascita. Non lo ammette, lo fa intendere.