A nove giornate dal termine della stagione, la Lega Pro si conferma un mix tra nuovi talenti e vecchie esperienze. Non solo per quanto riguarda i giocatori, ma in questo campionato le vere soprese si continuano a vedere anche sulle panchine delle squadre. Tante conferme, altrettanti nuovi arrivi che hanno stravolto o comprovato l’andamento dei rispettivi club. Al di là dei numeri e degli obiettivi da raggiungere, la Serie C vanta un ulteriore dato interessante: con il ritorno di Zeman al Pescara, l’allenatore boemo si aggiudica il titolo di allenatore più anziano nello scenario del calcio italiano. Ma guardando l’altra faccia della medaglia, la terza Serie italiana vanta anche la guida tecnica più giovane: stiamo parlando di Matteo Andreoletti della Pro Sesto.
Il ritorno di Zeman in Lega Pro dà vita al terzo atto del boemo sulla panchina del Pescara. Dalla storica promozione in Serie A fino al subentro nel 2017 al posto di Oddo, ora per il 75enne è il momento di scrivere un ulteriore capitolo nella storia dei biancocelesti. Per Zeman, che di ritorni ne sa qualcosa, l’ultima esperienza da allenatore è stata al Foggia nella scorsa stagione, con i rossoneri eliminati dalla Virtus Entella agli ottavi di finale dei playoff di Serie C. Ora, nel mirino del boemo c’è solo l’obiettivo di far tornare a sorridere il Pescara e la sua piazza e pensare ad arrivare nel migliore dei modi all’ultimo atto della stagione. Una vera e propria ventata di esperienza che alza il livello di tutto il campionato.
D’altra parte, la Lega Pro vanta anche il più giovane allenatore del calcio professionistico italiano. Matteo Andreoletti con la sua Pro Sesto, a soli 34 anni, comanda la classifica del girone A con 51 punti. Una stagione da sogno per il club biancoceleste all’insegna della continuità e dell’umiltà: dopo 29 giornate, il bilancio è di sei sconfitte, nove pareggi e quattordici vittorie. Spirito di squadra e tanta determinazione che trascinano la squadra verso l’obiettivo della promozione in Serie B. Un traguardo d’oro per il classe ’89, che ha esordito nel migliore dei modi tra i professionisti dopo le sole esperienze tra le file della Serie D.
Dunque, la Lega Pro si conferma una grande palestra per i nuovi volti, nonché un pozzo di esperienza per ciò che riguarda il panorama degli allenatori.
A cura di Ylenia Cucciniello
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