Lega Pro, lettera del presidente Ghirelli: “Così non c’è futuro”

Messaggio ai presidenti di Serie A e B

ghirelli lega pro
11 Novembre 2022

Redazione - Autore

La riforma della Serie C vuole abbracciare anche gli altri campionati italiani. Lo ribadisce il presidente Francesco Ghirelli che, con una lettera, ha voluto invitare i presidenti di Lega Serie A e B, Lorenzo Casini e Mauro Balata, a un incontro per discutere le nuove proposte in quel di Firenze. L’obiettivo del numero uno della Lega Pro è quello di coinvolgere anche gli altri tornei professionistici italiani e non solo nella nuova riforma che sta prendendo piede in terza serie.

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I giovani al centro della riforma della Lega Pro

Tra gli elementi al centro della riforma della Serie C, ci sono anche le seconde squadre: “Rappresentano un progetto di formazione vincente in Europa e anche in Italia, a partire dalla crescita dei calciatori per la propria nazionale, passando dai vantaggi che ne possono trarre i club. L’esempio positivo è la Juventus che, in questa stagione, sta cominciando a trarne evidenti benefici, scrive il presidente. I dati sulla crescita dei calciatori nel settore della giovanile della propria squadra è evidente: soltanto l’8,4% dei giocatori, secondo il CIES, sono prodotti del vivaio in Serie A. Questo rappresenta il numero più basso nei maggiori campionati europei. La differenza con la Liga spagnola è abissale, dove questi tipi di calciatori sono il 21,7%, ma il nostro ritardo è evidente anche con la Ligue 1, 14,3%, Bundesliga, 13,2%, e Premier League, 13,1%. La riforma serve per riaprire un discorso con i ragazzi e le ragazze. Noi abbiamo un problema enorme di deficit economico-finanziario ma, ancor più grave è il rapporto con le nuove generazioni, millennials e generazione Z, le quali ritengono che “il calcio sia solo noia”. “Se la situazione è questa, non c’è futuro. Cosa fare?”, scrive il presidente.

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La lettera di Ghirelli: ecco le proposte del presidente

Nella lettera indirizzata a Casini e Balata, il presidente Ghirelli ha stilato una serie di proposte che sono state portate in Consiglio Direttivo. A partire dalla revisione della Legge Melandri: “Non c’è in Europa un sistema calcistico così penalizzante come quello italiano per le serie sottostanti in termini di solidarietà”, afferma il presidente. “La riforma deve essere ispirata ad una cultura altamente di sistema: mission dei campionati, sostenibilità economica, regole alla base e poi, solo come ultimo elemento di discussione, il numero delle squadre. Il deficit del calcio italiano è stato pari a circa 1 miliardo. La serie A (20 club), 116 milioni la serie B (20 club), 96 milioni la Serie C (60 club). La Lega Pro, in tal senso, è disposta a discutere sul taglio del numero delle squadre cosa che, però, deve essere fatta anche in Serie A e in Serie B”.

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Davide contro Golia e formula all’inglese: le proposte di Ghirelli

Le proposte del presidente Ghirelli continuano: “La riforma deve prevedere: formula all’inglese, Davide contro Golia e non solo. Anche maggiore e più equa suddivisione delle risorse finanziarie; partita unica giocata nello stadio del club meno forte; organizzazione a carico di FIGC, che deve essere ente garante. Un altro punto cruciale, scrive il presidente, riguarda gli stadi. La rigenerazione degli stadi e lo sviluppo delle infrastrutture sportive deve essere al primo posto. La Lega Pro sta lavorando sull’idea progettuale dello stadio come nuova centralità urbana, in cui il calcio è l’aggregatore e l’acceleratore di processi di sviluppo. Un progetto concreto che coinvolge club, i comuni proprietari degli impianti e gli investitori. “Lega Pro svolge il ruolo di “cabina di regia” mettendo a disposizione expertise specifiche nella strutturazione di operazioni di partenariato pubblico privato svolgendo il ruolo di collegamento con le istituzioni”, si legge nella lettera. Gli stadi sono un asse fondamentale della sostenibilità dei club, sono un asset decisivo del Piano industriale”.

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Credits: Ufficio Stampa Lega Pro

Calcio femminile e calcio per disabili, il rapporto con la scuola e non solo

La riforma che ha in mente il presidente Ghirelli non abbraccia solo il calcio professionistico: “Calcio femminile, calcio per disabili, rapporto con la scuola, territorialità ed inclusività sono argomenti cui discutere e trovare un comune sentire, scrive il presidente. Il numero uno della Lega Pro, inoltre, chiude con un messaggio a Lorenzo Casini, presidente di Lega Serie A: “Caro Lorenzo, noi abbiamo bisogno che la Serie A eserciti la sua necessaria leadership nel calcio italiano, se ne avverte la mancanza. club di serie A e la lega di A saranno felici e noi contenti, avendo dei vantaggi di gioia sportiva ed anche di risorse”.

Marino Olbia

Marino, presidente Olbia: “Tempi maturi per un cambiamento”

In veste di Consigliere Federale, sono arrivate anche le dichiarazioni da parte del presidente dell’Olbia Alessandro Marino: “Insieme al presidente Ghirelli e al collega consigliere Pasini, abbiamo proposto quest’oggi un incontro ai consiglieri federali delle leghe di Serie A e Serie B per avviare un confronto su una riforma di sistema dei campionati che punti al rilancio del calcio italiano. I tempi sono maturi e tutti dobbiamo sforzarci di arrivare a questo risultato nell’interesse generale. Ricordo che l’attuale Consiglio Federale è stato eletto con il principale scopo di riformare il calcio italiano e, da consigliere, sento il dovere di dare il mio contributo per arrivare a un obiettivo che deve essere comune a tutte le componenti”.