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Livorno, multa al club per “cori ideologici non consentiti”: la nota della società

I tifosi del Livorno

Credit: Facebook Unione Sportiva Livorno 1915

Nota ufficiale da parte del club toscano in risposta alla sanzione ai propri tifosi.

Comunicato ufficiale da parte del Livorno dopo la sanzione ricevuta per via di cori ritenuti offensivi in merito alla questione che riguarda il conflitto tra Israele e Palestina: “In seguito alla sanzione ricevuta martedì scorso a Sestri Levante per cori ideologici intonati dalla nostra tifoseria, l’Unione Sportiva Livorno 1915 ritiene doveroso condividere alcune considerazioni.

Nei giorni successivi alla gara, la società ha avviato un confronto con gli organi competenti, cercando chiarimenti sia presso la Lega – che tuttavia non ha competenza diretta in materia – sia con la Procura Federale, che ha formalizzato la sanzione. Il nostro intento è stato quello di comprendere meglio i criteri con cui si distingue la libera espressione del pensiero da ciò che viene ritenuto offensivo o lesivo nei confronti di soggetti terzi.

Siamo consapevoli che la tifoseria livornese, da sempre attenta alle tematiche sociali e politiche, esprime la propria identità anche attraverso cori e striscioni. È una tradizione che fa parte della storia del nostro club e che merita rispetto. Allo stesso tempo, riteniamo importante tutelare la società da provvedimenti disciplinari che, pur non entrando nel merito delle idee espresse, finiscono per colpire il club in modo diretto.

Non spetta a noi stabilire dove si collochi il confine tra opinione e oltraggio, ma riteniamo che il dibattito su questi temi debba essere aperto, trasparente e non ridotto a sanzioni automatiche. Il calcio è anche cultura, partecipazione e confronto. L’Unione Sportiva Livorno 1915 continuerà a dialogare con le istituzioni sportive nel rispetto dei regolamenti ma senza rinunciare a rappresentare la propria comunità e le sue sensibilità”.

Multa al Livorno, cosa era successo

Intanto questa la sanzione da parte del Giudice Sportino: “Ammenda 400 euro al LIVORNO per avere i suoi sostenitori (70%) posizionati nel Settore Ospiti, intonato, al 21° minuto del secondo tempo, un coro configurante propaganda ideologica non consentita.

Ritenuta la continuazione, misura della sanzione in applicazione degli artt. 13, comma 2, e 25, comma 3, C.G.S., valutate le modalità complessive dei fatti e considerato che la società sanzionata disputava la gara in trasferta (r. proc. fed.)”.