Livorno, il presidente Esciua: “Noi andati anche oltre i limiti”. E parla anche Venturato: la conferenza integrale

La conferenza stampa del Livorno - Credits La Casa Di C
Il presidente del Livorno Joel Esciua fa il punto della situazione in casa amaranto
Tutto pronto per l’attesissima conferenza stampa indetta dal presidente del Livorno Joel Esciua. Appuntamento alle ore 18 di oggi, mercoledì 12 novembre. Tanti gli argomenti possibili a tenere banco: dall’esonero di Formisano, alla scelta del nuovo allenatore (ovvero Roberto Venturato), passando dal momento delicato della squadra fino al caos legato al settore giovanile.
Un incontro durante il quale la società amaranto farà il punto della situazione sulla prima parte di stagione travagliata. Tutti gli aggiornamenti della conferenza stampa.
Livorno, il presidente Esciua: “Un onore avere Venturato. Formisano? Necessario cambiare”
La conferenza stampa si apre con la presentazione del nuovo allenatore amaranto, Roberto Venturato, così introdotto alla stampa da Esciua: “Diamo un benvenuto a Venturato, che è ufficialmente il nostro allenatore, e al vice Pestrin. Onorati di avere profili così prestigiosi tra noi“. A seguire, il patron si è soffermato sulle difficoltà di inizio anno, nonostante l’entusiasmo della piazza suggerisse ambizioni diverse: “Noi dovevamo riabituarci ai professionisti, abbiamo fatto un mercato di un certo tipo e devo dire che sono rimasto esterrefatto dal fatto che non ci sia stata nessuna critica. Tutti eravamo fiduciosi di fare un campionato di un certo tipo, magari di assestamento. Ricordiamo che noi abbiamo finito la stagione più tardi degli altri, mai nessun squadra livornese aveva vinto un titolo nazionale. La stagione era iniziata sotto i migliori auspici, con la gara inauguriate e con la presenza di due icone come Protti e Lucarelli. C’era tanto entusiasmo, poi è successo qualcosa. Probabilmente la sconfitta con la Juve ha un po’ pesato a livello mentale, in ogni caso oggi ci aspettavamo di avere qualche punto in più. Sicuramente abbiamo commesso degli errori“.
Esciua si è anche espresso sull’ex allenatore Formisano, da poco esonerato: “Abbiamo deciso di puntare su di lui dopo l’ottimo lavoro svolto con Perugia e Pianese. Tecnico futuribile. Ci dispiace averlo esonerato, perché puntavamo tanto su di lui, ma era necessario un cambio di rotta. Pensavamo fosse la formula ideale. Abbiamo scelto di aspettare prima di procedere con l’esonero perché dopo quattro giornate sarebbe stato inconcepibile“. Il presidente ha quindi commentato i cambiamenti di cui ha presto preso atto: “La partita mi ha fatto venire tanti dubbi, è stato messo in campo Noce che aveva una visibilità ridotta. A fine primo tempo ho visto tanto nervosismo, mentre noi avremmo voluto tenere un comportamento ineccepibile con gli arbitri. E a fine gara è stata ripetuta una frase sul fatto che ci fosse problemi extra campo. Questa cosa ha dato spazio a una serie di dubbi. Quindi Mazzoni e Doga hanno chiesto chiarimenti alla squadra, e abbiamo scoperto che due calciatori avevano avuto problemi con un’agenzia che non lavora per noi per quanto riguarda le case. Questo è l’unico problema che abbiamo rilevato”. Su Mazzoni, club manager dei toscani, ha detto: “Oggi non è qui per motivi personali, ma è con noi. Sicuramente siamo ancora snelli a livello dirigenziale, manca un direttore generale“.
Ancora Esciua: “Contestate le mie origini ebraiche, ma non sono sionista”
Esciua ha poi commentato le tensioni con l’ambiente amaranto: “Ci è dispiaciuto vedere l’esplosione di tutto questo odio. Anche perché prima era impossibile visto che abbiamo vissuto una stagione straordinaria. Dopo tre sconfitte da neopromossa non mi sarei mai aspettato delle contestazioni così severe. È una grande frustrazione, credo che tante persone non tollerino le mie origini. Facile associare ebreo a Netanyahu o a sionista, io ho seguito tutti i mondiali del 1970. E ho visto Italia-Israele, tifando per l’Italia. Stessa cosa a Udine, io sono di cuore italiano. Io non sono sionista“. Un discorso ripreso poco dopo: “Il nostro rapporto si è rovinato tra l’8 e 11 ottobre. Io sono ebreo e ho dei parenti in Israele. A me se ci sono 300 bandiere palestinesi non mi interessa. Il fatto di essere andato a una manifestazione di sostegno contro gli attacchi di Hamas mi ha catalogato definitivamente agli occhi della curva. Sentire “torna a Betlemme”, un cominciato di questo genere non fa una bella pubblicità alla città. C’è stata una guerra atroce dove non mi sono mai schierato a favore di Israele, un mio gesto è stato trasformato in un atto politico”.
Nel corso della conferenza stampa è intervenuto anche Alessandro Doga, direttore tecnico del Livorno: “Colgo l’occasione per salutare Formisano, gli auguro il meglio per la sua carriera. Nelle ultime settimane abbiamo fatto tante valutazioni, poi abbiamo deciso di puntare su mister Venturato. In questo momento la sua esperienza e la sua storia saranno una componente importante. Chiaramente non ha la bacchetta magica, il lavoro e la qualità delle sue idee avranno bisogno di tempo. Ci auguriamo che possa fare quello che ci saremmo aspettati già a inizio campionato“.

Il punto sul mercato di Esciua: “Obiettivo era non stravolgere. Ma ho sentito cose assurde…”
Il primo uomo amaranto prosegue il suo intervento, riepilogando così l’estate di cambiamenti: “Il nostro obiettivo era quello di non stravolgere. Su queste basi abbiamo parlato con Doga per trovare la giusta sintesi. L’idea era quella di puntare soprattutto su giocatori futuribili. Se una società ha dei dubbi su come svolgere il campionato non ragiona in questo modo. Per esempio non abbiamo preso Bacciardi per rispetto del presidente Corsi, che ci ha dato la possibilità di far arrivare Seghetti. L’unico caso particolare è stato Rossetti, che è venuto in ritiro con noi anche se poi l’allenatore ha preferito non averlo in gruppo. Poi sono arrivati calciatori importanti come Cioffi, un giocatore richiesto tanto in Serie C. Sono arrivati calciatori del calibro di Di Carmine, non tutte in Serie C possono contare su un parco attaccanti così. Non abbiamo pensato al risparmio, siamo andati anche oltre i numeri che avevamo pensato per un campionato di assestamento. E ricordo che abbiamo preso un centro sportivo, purtroppo sono emerse delle criticità che non ci hanno consentito di insediarci fin da subito.
In seguito, Esciua cerca di riunire la piazza, facendo il punto anche sul settore giovanile: “Oggi va amata la squadra, l’allenatore, lo staff. Io non ho problemi di prendermi le critiche. Questi ragazzi vanno sostenuti, è importante che durante la partita i calciatori non si sentano sminuiti. Settore giovanile? Mi è stato presentato un tipo di budget, che rappresenta dei ricavi e delle spese. Noi oggi non siamo abbastanza organizzati nemmeno per sapere se abbiamo riscosso tutte le quote, è una mancanza di gestione che stiamo sistemando. Io ho sentito cose assurde. Addirittura che Formisano non poteva essere esonerato perché portava i soldi degli sponsor”.
Prende parola anche Venturato: “Accettato con grande determinazione”
Anche il nuovo allenatore del Livorno, Roberto Venturato, ha preso attivamente parte alla conferenza stampa, con le seguenti dichiarazioni: “Ho accettato Livorno con grande determinazione. Non mi interessava fare contratti lunghi, questa è una piazza che si adatta alle mie caratteristiche. Da qui a gennaio valuteremo tutta la rosa, per capire se ci sono situazioni migliorabili o se con questo gruppo sarà comunque possibile raggiungere gli obiettivi che ci siamo prefissati”.
Venturato prosegue così il suo intervento: “Vengo sicuramente da un periodo in cui non ho allenato ma sono sempre stato aggiornato, arrivo qui con grande determinazione e con tanta voglia di esprimere un certo tipo di calcio. Ringrazio il Presidente e il direttore per l’opportunità, cercherò di fare il possibile. Insieme a me ci sarà Manolo Pestrin, che conosco da tempo e che ha vissuto esperienze importanti. È una persona che contribuirà a trasferire ai calciatori un certo tipo di atteggiamento. Questa è una piazza dove se dai tutto ricevi anche tanto. Io ho fatto la gavetta vera, partendo dalla Serie D. Ho visto tante partite di questa prima parte di stagione, ma ho avuto sempre sensazioni positive. É una squadra che può esprimere un certo tipo di calcio. A questa piazza non si può dire di no“.
