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Livorno, il club lancia l’hashtag #trasfertelibere dopo il divieto di trasferta a Gubbio

I tifosi del Livorno

Credit: Facebook Unione Sportiva Livorno 1915

C’è la nota ufficiale.

Il Livorno alza la voce e non ci sta. Preso atto del divieto di vendita dei biglietti ai residenti nella provincia di Livorno in occasione del match di Gubbio, il club amaranto è intervenuto con un comunicato.

Nel massimo rispetto dei ruoli istituzionali, la società toscana fa sapere che ritiene indispensabile un dialogo più aperto, diretto e costruttivo tra istituzioni, tifo organizzato e società sportive. Inoltre, lo stesso Livorno ha deciso di lanciare l’hashtag #trasfertelibere. Un appello trasversale nei confronti di tutti i tifosi d’Italia.

Questo il comunicato ufficiale del club: “L’Unione Sportiva Livorno 1915 prende atto, con profondo rammarico, del divieto di vendita dei tagliandi ai residenti nella provincia di Livorno per la gara Gubbio–Livorno, valida per la 16° giornata di campionato di sabato 29 alle 14:30. Allo stesso modo, registriamo che l’Osservatorio Nazionale sulle Manifestazioni Sportive ha rinviato al Comitato di Analisi per la Sicurezza delle Manifestazioni Sportive anche le successive trasferte di Rimini (12 dicembre) e Terni (4 gennaio): azione che, come ormai accade troppo spesso, prelude con ogni probabilità a nuovi divieti per i tifosi ospiti. Pur nel massimo rispetto dei ruoli istituzionali, riteniamo indispensabile un dialogo più aperto, diretto e costruttivo tra Istituzioni, Tifo Organizzato e Società sportive. Lo sport vive grazie alla sua anima più autentica: i tifosi. E ogni tifoso ha il diritto pieno, legittimo e costituzionale, di sostenere la propria squadra in modo pacifico, anche percorrendo centinaia di chilometri. Limitare questa libertà richiede motivazioni trasparenti, solide e condivisibili.

La nota prosegue: “La disaffezione del tifoso, soprattutto quello giovane, verso lo sport che amiamo ha numerose cause ma una di queste è senz’altro la limitazione delle trasferte, un fenomeno che ha colpito principalmente calcio e basket. Il dibattito sul rapporto tra sport e politica è ampio e non è questa la sede per approfondirlo. Ma è innegabile che il divieto di trasferta, ripetuto ormai ogni settimana in tutta Italia, rappresenti un atto con conseguenze politiche e sociali evidenti, che ricadono sempre e solo sulle comunità dei tifosi. Per dare voce a tutti coloro che vivono lo stadio in modo sano e appassionato, e per non lasciare che queste restrizioni passino inosservate, lanciamo l’hashtag #trasfertelibere: un appello unitario, trasversale e inclusivo a tutti i tifosi d’Italia, indipendentemente dai colori, affinché venga tutelato un diritto fondamentale: quello di esserci”.