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Livorno, Formisano: “FVS? Inizia una nuova era, servirà adattarsi modificando anche gli allenamenti”

Formisano nuovo allenatore del Livorno

formisano livorno / credit unione sportiva livorno 1915

Le parole dell’allenatore

La Serie C è finalmente ripartita, e con essa è arrivato anche il debutto tra i professionisti del Livorno, tornato in categoria dopo la promozione conquistata nella scorsa stagione. Allo stadio Armando Picchi, davanti al proprio pubblico, la squadra guidata dall’allenatore Formisano ha iniziato nel migliore dei modi, superando la Ternana per 1-0 e portando a casa i primi tre punti.

Una partita ricca di prime volte, tra cui l’introduzione del Football Video Support, commentata dallo stesso allenatore in conferenza stampa al termine dell’incontro: “Ogni riforma regolamentare cambia il calcio. È stato così con i retropassaggi, con i secondi al portiere, col VAR. Adesso viviamo un’altra rivoluzione: il gioco diventa più breve ma più intenso, spettacolarizzato. L’episodio del rosso non sarebbe stato mai richiamato in passato, ma oggi sì. Capiterà a noi, capiterà agli altri. Servirà adattarsi, senza isterismi, modificando anche i nostri allenamenti. È uno sport che sta cambiando”.

Formisano ha poi commentato l’inizio di campionato della sua squadra: “Abbiamo giocato con grande senso di responsabilità. Sappiamo quale pelle dobbiamo avere in questo campionato: sofferenza, umiltà, ma anche strategia e intelligenza. Lo abbiamo fatto nel primo tempo e ancora meglio nella ripresa, fino all’espulsione che ci ha complicato i piani. Ma difendere in dieci con ordine, senza abbassarsi e continuando ad attaccare, è stato il segnale più bello. Sono molto soddisfatto, ma piedi per terra: lo stadio deve essere il nostro punto di partenza, non di arrivo. La nostra forza è Livorno e la sua gente”.

E sul gruppo quasi del tutto nuovo, ma con già un’identità Formisano risponde: “Sì, abbiamo fatto un’ottima prestazione di compattezza e di idee. Ma serve equilibrio, sia nelle vittorie che nelle sconfitte. Il calendario è duro, e già la prossima con la Juventus Next Gen sarà una prova proibitiva. Non dobbiamo pensare di aver fatto qualcosa di speciale solo oggi: il lavoro vero comincia adesso”.

“Abbiamo cercato un’idea diversa”

L’allenatore del Livorno prosegue analizzando quella che è stata la fase difensiva anche in inferiorità numerica: “Abbiamo cercato di trasmettere ai ragazzi un’idea diversa: non speculare, non difendere soltanto, ma avere sempre la volontà di offendere anche con l’uomo in meno. E’ una mentalità: non bisogna avere paura di subire il gol, ma pensare sempre di poterlo fare. Per quanto riguarda i singoli non amo soffermarmi, ma è vero che giocatori come Noce, reduci da annate difficili, hanno dentro quel veleno che serve. Qui bisogna avere la ghigna e la forza di sporcarsi le mani. Solo così si vincono le partite”. 

Formisano prosegue parlando anche di Panaioli, schierato titolare: “Panaioli è un talento, preso dalla D con grande intuizione dal direttore Doga. Abbiamo la fortuna di avere sia nomi di esperienza sia sorprese, e lui non sarà l’unica”.

I tifosi del Livorno
Credit: Facebook Unione Sportiva Livorno 1915

“Quando ho scelto Livorno sapevo di scegliere brividi”

Formisano prosegue analizzando il suo progetto di gioco: “Voglio che il Livorno abbia un marchio distintivo: intensità, fisicità, riconquista palla alta, pressione, riaggressione. Oggi l’ho visto, ma siamo solo all’inizio. Non possiamo accontentarci: per competere in Serie C serve molto, molto di più di quanto fatto stasera (venerdì 22 agosto)”. 

A conclusione l’allenatore commenta anche le emozioni che ha provato alla prima sulla panchina del Livorno: Quanto alle amozioni… non sono frasi fatte: quando ho scelto Livorno sapevo di scegliere brividi, pressione, la doppia pelle che si indossa con questa maglia. Stasera (venerdì 22 agosto), nello spogliatoio, sentire i cori entrare dalla curva è stato un momento che ti segna. Questo stadio non è un luogo come gli altri”.