Un girone di ritorno “da Panico” porta la Lucchese ai playoff: ad Ancona per inseguire la B

La squadra rossonera ha conquistato i playoff per il secondo anno consecutivo

Lucchese
5 Maggio 2023

Alvise Gualtieri - Autore

“Ci sono i playoff da giocare. Arriveremo pronti e daremo il massimo”. Sono le parole di uno dei giocatori più determinanti della Lucchese: Giuseppe Panico. L’attaccante arriva a gennaio per rinforzare il reparto offensivo della squadra. In poco più di tre mesi è capace di realizzare 5 gol in 16 presenze. Reti importanti che contribuiscono a raggiungere l’obiettivo della qualificazione ai playoff per il secondo anno consecutivo. Un traguardo importante che rende orgoglioso tutto l’apparato del club: dall’allenatore alla nuova dirigenza. Nel mezzo, le partite con le “grandi”.

Dal nuovo presidente alle partite con le “grandi”, la Lucchese conquista i playoff

Sono un sognatore nella vita e nello sport. E per sognare bisogna crederci e fare di tutto perché i nostri sogni si realizzano”. Esordisce così Andrea Bulgarella, neopresidente della Lucchese all’indomani dell’acquisizione del club. Parole che poggiano sulla sua grande passione per lo sport e sulla sua esperienza dirigenziale. Anche nel pallone. Il nuovo corso della Lucchese parte con un sogno: la Serie B. I toscani grazie ad una regular season nella quale ottengono, a più riprese, una serie di risultati positivi consecutivi conquistano gli ambiti playoff. Nelle prime dieci giornate gli uomini di Maraia incassano un bottino di 18 punti.

L’avversario della gara d’esordio è la trionfante Reggiana e coincide con la prima delle 11 sconfitte rimediate nell’arco del campionato dai rossoneri. L’arrivo dell’autunno non è favorevole a capitan Coletta e compagni: 4 sconfitte in cinque partite. Arriva il turno infrasettimanale: si gioca al “Porta Elisa”. L’avversario è di quelli d’eccezione: il Cesena. La Lucchese rovescia i pronostici. Con un gol dell’esperto centrocampista Franco, batte i bianconeri. La giornata successiva vede i toscani impegnati in quel di Chiavari. A casa di un’altra pretendente al titolo: la Virtus Entella. Un altro punto accompagna i rossoneri nel rientro in Toscana.

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Foto: Alcide Lucca

Anche l’anno nuovo è favorevole ai rossoneri

Nell’anno nuovo la Lucchese registra il suo personale “record” stagionale. “Con le grandi abbiamo sempre fatto bene” – dice Panico. Lui, che arrivato nel mercato di gennaio per puntellare il reparto di attacco in quelle partite ci mette la firma. In un “Orogel Stadium” gremito di sciarpe bianconere, il Cesena è in cerca di una vittoria per non lasciare strada libera all’Entella. Vanno in vantaggio i padroni di casa. Dagli sviluppi di un corner si “scatena il Panico”. L’attaccante rossonero sfodera una rovesciata che insacca il pallone alle spalle di Tozzo. Il Cesena porta ancora punti ai rossoneri.

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Foto: Alcide Lucca

La Lucchese ha il debole per “le grandi”. La prova del nove è il nuovo pareggio a reti inviolate con la Virtus Entella. Qualche anno fa i giornali avrebbero titolato: “Lucchese ammazzagrandi”. Forse è solo questione di testa, tenacia, cuore e attenzione ai particolari. Come Maraia insegna ogni giorno. La squadra chiude la regular season all’ottavo posto con 51 punti. Il sogno di presidente, tifosi e giocatori continua ai playoff. La stagione di Serie C della Lucchese ci mostra che la storia si ripete. Quindi perché non sperare che anche la cadetteria ritorni? Manca dal 1998, è tempo di crederci.

Solidità, corsa ed entusiasmo; le qualità della difesa rossonera

Raggiungere i playoff non era facile. Godiamoci questo risultato”. Così l’allenatore Maraia al termine della regular season. L’allenatore italo-svizzero riesce a creare, in corso d’opera, la migliore alchimia con il materiale a sua disposizione. La Lucchese è una squadra che mischia esperienza e agonismo di giocatori abituati alla categoria con freschezza e genuinità dei più giovani. Da capitan Colletta al suo giovane collega Cucchietti. 32 gare giocate e 13 clean sheet per lui. Davanti a loro è l’esperto Tiritiello a dirigere i lavori. E’ lui il cardine dei meccanismi difensivi. Non è un caso sia il giocatore con più minuti nelle gambe: ben 3.102. Da veterano della Serie C è pronto a guidare i suoi compagni verso quella Serie B che lo vede protagonista con la maglia del Cosenza. Il suo compito è anche istruire i giovani talenti che compongono il suo reparto.

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Foto: Alcide Lucca

Benassai su tutti. Classe 1998, gioca 34 partite oscillando tra il centro dell’area di rigore e la fascia sinistra. Sostanza, dinamismo ed eleganza. Queste le caratteristiche del “Conte”. Mai transitare lungo il lato destro del campo del “Port Elisa” onde evitare di imbattersi in un vero treno in corsa. E’ Ettore Quirini. Terzino “green” di Maria. Classe 2003 e secondo giocatore con più presenze quest’anno: 37. Meglio di lui il compagno di reparto Manuel Alagna. Classe 2002, cresciuto nell’Ascoli esordisce in Lega Pro con la Fermana. Maraia lo pianta sulla lunetta dell’area di rigore e oggi sboccia la bellezza di 39 presenze in campionato. Lui, nato centrocampista, ma dichiarato ammiratore di Van Dijik e Sergio Ramos. Hai visto mai che si stanchino a giocare così tanto? Niente paura. Il classe 2001 Merletti, cuore rossonero da sempre (quello di Milano) e il ventisettenne Bachini rimangono in attesa.

Se Mastalli e Franco impostano la Lucchese “scatena il Panico”

A Lucca quando si parla di centrocampo i nomi sono due: Mastalli (27 anni) e Franco (30 anni). Esperienza, carisma, testa, cuore e tecnica. Tutto quello che serve per impostare le manovre risiede nei loro piedi. Insieme contano 69 presenze stagionali condite dall’ex Avellino con 4 gol. Al loro fianco il “gioiello” di marca Inter Elia Visconti. 40 presenze, 1 gol e tanta qualità pronta ad esplodere. Cresce in neroazzurro, ma quello dell’Atalanta anche Rizzo Pinna. Altra pedina importante nello scacchiere dell’allenatore. Classico centrale di spinta con piedi educati. Chiude la stagione con 36 apparizioni e 3 gol. E Tumbarello? Come farne a meno. C’è poi l’intramontabile Di Quinzio. 34 anni e non sentirli. Gioca, corre, imposta, recupera palloni e segna pure 2 reti. Affidabile.

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Foto: Alcide Lucca

Chi segna? “Niente Panico”. O meglio “Panico!”. L’ex Crotone arriva a gennaio e diventa presto il riferimento in fase realizzativa. 5 gol per lui. Quello di Cesena rimarrà negli annuari rossoneri. Maraia punterà sul ragazzo anche ai playoff. “Ci faremo trovare pronti”. Panico non delude. 51 punti totali non dipendono solo dalle reti del classe ’97. Chiedere a Bruzzaniti. In 38 partite stagionali non perde occasione per mostrare il suo feeling con la porta. 5 gol anche per lui. Efficace.

Serve un cambio? Ravasio è l’uomo giusto. 3 reti segnate. Non si dica che manca esperienza. Romero potrebbe storcere il naso. Con 12 stagioni alle spalle la Serie C è il suo habitat. Non mancherà il suo apporto nemmeno in fase di spareggio per la Serie B. Bianchimano e Fabbrini? Peccato per gli infortuni. Il “sogno” Lucchese continua ad Ancona il prossimo 11 maggio. Il motto “Niente Panico”. O forse sì.

A cura di Alvise Gualtieri