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Lumezzane, il presidente Caracciolo: “Derby con l’Union Brescia? Ho segnato questa data in rosso”

Andrea Caracciolo credit_ Ufficio stampa Lumezzane Fc

Andrea Caracciolo credit_ Ufficio stampa Lumezzane Fc

Le parole del presidente del Lumezzane

«Sarà una partita emozionante». Con queste parole Andrea Caracciolo, presidente del Lumezzane, ha accolto i microfoni dei colleghi di BresciaOggi. E non potrebbe essere altrimenti: ad attenderlo c’è un match che promette intensità e un pizzico di nostalgia. Domenica 7 dicembre, alle 14.30, il suo Lumezzane ospiterà il suo Brescia — oggi Union Brescia — in un derby che mescola malinconia e determinazione.

Un derby è sempre speciale, ma quello che sta per andare in scena ha un’energia diversa, più profonda, quasi intrisa di ricordi. Non è solo una partita: è un richiamo emotivo che smuove qualcosa dentro, capace di far salire l’adrenalina ben prima del calcio d’inizio.

Per Caracciolo, ora alla guida del Lumezzane, questa sfida è tutto fuorché ordinaria. Da un lato c’è il presidente concentrato, immerso nel progetto rossoblù; dall’altro c’è l’ex bomber che Brescia l’ha vissuta davvero, che ha intrecciato la propria storia con quella del club biancazzurro. I suoi 179 gol non sono solo un record: sono un pezzo di vita condivisa con una città intera.

Quella di domenica sarà una gara unica, bella e malinconica allo stesso tempo. «Prima dell’arrivo di Cellino non avrei mai creduto di lasciare il Brescia da calciatore e poi di non rimanerci da dirigente. Inoltre quando sono venuto al Lumezzane, non credevo che avremmo fatto, soprattutto in tempi così brevi, la stessa categoria del Brescia. Il sogno sarebbe stato un derby in Serie B, ma la situazione attuale è questa e questa partita sarà ugualmente emozionante».

Union Brescia-Lumezzane, il presidente Caracciolo: “Per me è casa”

Il presidente del Lumezzane prosegue: «È una partita che aspetto da tempo: sin da quando sono usciti i calendari ho segnato questa data con un bel cerchio rosso. Non perché voglia lanciare chissà quale guanto di sfida al Brescia, ma per poter tornare al Rigamonti, uno stadio nel quale ho vissuto emozioni fortissime e indimenticabili». Ad attenderlo ci sarà il Rigamonti, il suo stadio. Il presidente ammette che: «Non voglio sembrare presuntuoso, ma mi aspetto un abbraccio da parte di tutto lo stadio. Mi sono sempre considerato uno di loro e sono certo che i tifosi non rimarranno indifferenti a questo mio ritorno in quella che per me è casa».

Una sfida dove rivedrà anche persone con volto più che famigliare: «Rivedere dall’altra parte Aimo Diana ed Emanuele Filippini sarà una cosa diversa ma ugualmente speciale. Prima del fischio d’inizio ci sarà spazio per sorridere e scherzare, ma durante la gara ognuno sarà concentrato sui propri obiettivi. E sono convinto che il Lumezzane possa essere un avversario degnissimo per il Brescia».

Credit: Union Brescia
Credit: Union Brescia

“Il Brescia potrà togliersi soddisfazioni”

Il presidente si concentra sull’avversario e su dove potrà arrivare: «Il Brescia è forte e sono convinto che, nonostante qualche problema legato anche ai tanti infortuni, possa togliersi grandi soddisfazioni. Dodici punti di ritardo dalla vetta sono tanti, ma l’esempio della passata stagione, con il Vicenza che ne recuperò 10 al Padova fino a superarlo, dimostra che tutto è possibile».

A conclusione uno sguardo al futuro: «Il progetto è importante, con tanti imprenditori di livello. Spero che abbiano iniziato un percorso per riportare il Brescia in alto, possibilmente in Serie A, che credo debba essere il posto giusto per una piazza così».