Lumezzane, il “nuovo cinema” di Troise: cinismo, solidità e primi punti

Troise, crediti SS Arezzo, www.lacasadic.com
Emanuele Troise ha rivitalizzato il Lumezzane con poche e semplici mosse: il suo calcio pratico e veloce vale già sei punti
Poche e semplici mosse per lasciare subito il segno. In casa Lumezzane sono giorni distesi e consapevoli. Non potrebbe essere altrimenti: la nuova gestione ha portato all’ambiente una consistente ventata di freschezza. Questo nel nome di un’idea solida del suo grande leader Emanuele Troise: è lui, infatti, l’uomo che, da quando siede sulla panchina rossoblù, sta pian piano ridisegnano gli equilibri della classifica all’interno del Girone A.
Subentrato a Massimo Paci, il classe ’79 ha raccolto il gruppo sul fondo della classifica. Spoglio di certezze e, soprattutto, povero di punti: zero dopo quattro partite. Troppo poco, e troppo poco anche il tempo che la C concede. Dunque, lecito agire: via l’ex Pro Sesto, dentro un volto che, di imprese e conquiste, la sa lunga. Tra gavetta, piccoli traguardi (come la salvezza a Mantova) e rimonte (impressa quella di Rimini), Troise assorbe progressivamente le virtù dei forti. Calma, fermezza delle scelte, coraggio nel perseguirle, e le trasferisce presto ai suoi ragazzi forgiando creature vivaci, ostiche, e rodate. Esattamente come la prima versione del Lume. Anzi: del ”suo” Lume.
Parola al campo. Che, di solito, tocca i tasti giusti. Infatti: due partite, due vittorie, zero gol subìti. Totale, 6 punti. Il tempo, si sa, restituisce a chi osa. E i ragazzi dell’allenatore partenopeo ben incorporano proprio questa prerogativa, interpretandone alla lettera i requisiti minimi. In ordine sparso: testa, cuore, gambe. Tre regole, un vademecum che parla la lingua del successo. Sia contro l’Ospitaletto, che contro il Cittadella: quest’ultima, la sfida che meglio rispecchia i dettami tecnico/tattici dell’inedito Lumezzane di Troise. Subito compatto, subito incisivo, subito trionfante.
Il 4-2-3-1 architettato dall’allenatore è un inno al calcio pratico e veloce. Lo abbiamo visto anche ieri 25 settembre: il Lume sa alternare, con diligenza, momenti di gestione a strappi fulminei, attimi di resistenza a contropiedi letali. Il vantaggio firmato Iori nasce da una situazione-tipo: geometria pulita di Moscati, scatto verticale di Ferro, tap-in vincente del classe ’97. Gioco, partita, incontro. O meglio, poche e semplici mosse. Le stesse che avrebbero potuto inasprire ulteriormente il passivo, con una massiccia dose di killer instinct. Tante le occasioni create, solo una quella convertita in gloria. Quanto basta per dirsi grandi. Ma il lavoro quotidiano, del resto, serve proprio per migliorare, migliorarsi e crescere, senza indugio e senza remore. Diretti verso un domani che, oggi, quantomeno, sorride.
Lumezzane, Troise soddisfatto: “Vittoria che ci dà autostima”
Al termine dell’incontro, è stato proprio Troise a metterci la faccia. Sorridente, fiero e al contempo conscio della strada che c’è da fare, del lavoro che andrà svolto e del finale che andrà scritto, possibilmente, con la lettera S. S di salvezza, per intenderci, e di successi. La sua gestione ad oggi ne conta già due e, almeno fino a domenica 28 settembre, vale la tranquillità di un dodicesimo posto. Ma l’allenatore pensa già al prossimo ostacolo: “Ci dobbiamo godere il giusto questa vittoria perché scendiamo in campo già domenica contro l’Inter Under 23. I ragazzi devono tenersela stretta in termini di autostima e convinzione. Contro il Cittadella si è alzato il coefficiente di difficoltà della partita e credo che la squadra, al netto delle tante occasioni create, abbia meritato. Avremmo dovuto chiuderla e gestirla un po’ meglio, ma ci arriveremo. Ora è il momento di festeggiare e recuperare”.
Su quanto mostrato dalla squadra, l’ex Arezzo ha le idee chiare. Il fattore emotivo sormonta il piano tecnico. La vera vittoria è stata conquistata mostrando unghie, denti e orgoglio: “Stiamo mostrando un’anima importante dal punto di vista difensivo. Abbiamo concesso tanti corner, ma abbiamo dimostrato compattezza, voglia di difendere insieme e di ripartire in contropiede con efficacia. Al di là dei risultati questa è una squadra che si deve convincere che se tiene i ritmi alti e approccia bene le partite può giocare con entusiasmo. I risultati dipendono dagli episodi, però se arrivi preparato e con la giusta mentalità si alzano anche le possibilità di portare a casa le partite contro qualsiasi avversario e questa la partita l’ha ampiamente dimostrato”. Questo e altro, per riprendere a correre spensierati. Senza più voltarsi indietro.

Lumezzane, i prossimi impegni
Il percorso tracciato ha una sua fisionomia, il discorso imbastito utilizza parole dolci e confortanti. Ma due partite ben giocate non valgono un intero anno di fatica. Bisognerà versarne tanta, per mantenere una categoria storicamente difficile da domare. Quindi testa sul campo, che alza subito la cornetta: l’Inter Under 23 chiama. Domenica sarà ballo delle verità da ambo le parti: il Lumezzane vuole dare continuità, i nerazzurri desiderano ardentemente le zone nobili della griglia.
Ad aprire ottobre, però, saranno incroci diretti. I rossoblù visiteranno la Giana Erminio, ferma a 5 punti, prima di passare dalla Dolomiti Bellunesi, quart’ultima con 4 punti. Successivamente, la squadra affronterà Trento e Arzignano Valchiampo, rispettivamente a 6 e 7 punti, chiudendo un mese cruciale. Sarebbe superfluo aggiungere poco: a breve sapremo a cosa può davvero aspirare il Lume di Troise.