Non capita tutti i giorni a calciatori di Serie C di trovarsi a giocare in uno stadio di Serie A davanti a quasi 30.000 spettatori. Se poi si tratta dell’Allianz Stadium, la casa di tante notti europee della Juventus, allora la carica adrenalinica si fa ancora più alta. A confermarlo sono stati Emanuele Matteucci e Alberto De Francesco, giocatori del Mantova scesi in campo contro la squadra Next Gen dei bianconeri. I due, reduci da un pareggio per 2-2 (QUI gli highlights), sono intervenuti ai microfoni de LaCasaDiC per commentare la prestazione dei biancorossi e l’atmosfera dell’Allianz.
Di seguito le parole di Matteucci, autore del primo gol dei biancorossi durante la gara contro la Juventus Next Gen: “Sicuramente giocare in qualunque stadio di serie A è un’ emozione unica. Però quando calpesti stadi come quello di oggi percepisci un’atmosfera un’adrenalina ed una motivazione importante che ti aiuta sicuramente nell’affrontare una gara del genere. Come squadra abbiamo preparato la partita come prepariamo tutte le altre in ogni minimo dettaglio, poi chiaramente sapevamo che non sarebbe stata una partita qualunque. Non capita spesso di giocare sotto 30 mila persone. Per quanto riguarda il gol, lo cercavo da un po’ di partite. Finalmente è arrivato, e sono contento sia servito alla squadra per portare a casa un punto importante. Inoltre è stata un’emozione incredibile segnare in questo palcoscenico spettacolare”.
“Il fatto di giocare in uno stadio di Serie A è stato per noi un privilegio assoluto”. Esordisce così De Francesco ai nostri microfoni. Anche lui, come il compagno Matteucci, è ancora emozionato dopo la partita del suo Mantova: “Sicuramente eravamo più motivati, non capita tutti i giorni di vivere il calcio in un clima così. Eravamo davvero contenti. Prima di entrare in campo ci siamo detti che comunque la cornice, il campo e lo stadio erano belli, ma che nel calcio contano i tre punti“.
De Francesco prosegue, raccontando le sensazioni durante la partita: “In realtà volevamo vincere, ci siamo andati vicino ma ci hanno raggiunto negli ultimi istanti. Siamo soddisfatti della prestazione. Prima di entrare in campo abbiamo pensato che siamo fortunati perché facciamo il lavoro più bello del mondo, anche se la Serie C è una realtà a parte rispetto alla Serie A, ma oggi abbiamo vissuto una giornata da giocatori di Serie A. Eravamo come bambini felici, ma sempre con l’attenzione per disputare una partita di livello”.
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