O Capitano, mio capitano. Di Paola: “Vis Pesaro, sei la mia rinascita. I playoff sono un punto di partenza”

Manuel Di Paola, Vis Pesaro (Credit_ Vis Pesaro) _ www.lacasadic.com
L’intervista al giocatore biancorosso e leader della squadra di Stellone.
Dall’incubo Serie D al sogno B. 365 giorni folli, senza sosta e caratterizzati da un lavoro costante in casa Vis Pesaro, che hanno portato i biancorossi a giocarsi i playoff per la promozione. E questo, capitan Manuel Di Paola, lo sa bene e lo ha voluto raccontare ai nostri microfoni.
Facciamo un passo indietro. Al 94’ del 19 maggio 2024 la Vis Pesaro è virtualmente retrocessa, al 95’ la rete di Pucciarelli cambia le sorti di una squadra che da quel momento ha stravolto totalmente mentalità: “È stato un cambiamento totale. Aver disputato i playout l’anno scorso ha fatto scattare qualcosa dentro di noi, nel gruppo che è rimasto. L’emozione di quel giorno ce la siamo portata nel tempo”.
Una persona che sicuramente ha influito nelle sorti della squadra marchigiana è sicuramente Roberto Stellone, subentrato l’anno scorso e che quest’anno ha guidato dalla panchina la Vis: “Il suo arrivo è stato molto importante. Abbiamo sposato subito le sue idee, con questa categoria lui c’entra poco. Quest’anno aver lavorato dal primo giorno con la rosa completamente a disposizione è stato un vantaggio. È un allenatore che ha delle ambizioni alte e così c’è riuscito a trasmettere la sua mentalità”.
La Vis non è solo una squadra di calcio, racconta Di Paola, è molto di più: “Quest’anno si è creato un ambiente speciale, tra squadra, staff, società e anche città. Questo per noi è punto di partenza, non uno d’arrivo. abbiamo la possibilità di sognare adesso ed è bello oggi essere qui e avere la possibilità di disputare per la prima volta nella storia della società i playoff. Provare non costa nulla. L’anno scorso nessuno si sarebbe immaginato tutto questo. Non dobbiamo accontentarci”.
La forza del gruppo. “Ce la siamo sempre giocata contro tutti”
L’unione fa la forza, e la Vis Pesaro lo sa bene. Un gruppo di ragazzi composto da un mix di calciatori giovani ed esperti che ha fatto la differenza: “Dal 1° giorno di ritiro si percepiva già un qualcosa di diverso, di speciale. Abbiamo in rosa dei ragazzi giovani e sempre disponibili, ma anche dei “vecchi” (ride, ndr) che non si accontentano mai. La società crede davvero tanto in questo progetto. Adesso è in costruzione un grande centro sportivo, non so quante società in C abbiano delle strutture così”.
L’inizio difficile e, poi, subito la risalita: “Abbiamo capito che potevamo fare qualcosa di grande dopo le prime due sconfitte, una in Coppa e una in campionato. È come se fosse scattato qualcosa in noi. Ogni settimana abbiamo sempre dato di più. la siamo giocata sempre con tutti gli avversari, sappiamo di poter dire la nostra in tutti i campi”.

Rinascita
A livello personale, la Vis, per Manuel Di Paola, è un qualcosa di speciale, unico: “Per me questa maglia, questa squadra, significa rinascita. La mia prima parentesi qui è stata dopo un brutto periodo e subito mi hanno dato la possibilità di “rinascere”. Forse me la tatuerò. Qua ti danno la possibilità di esprimerti al meglio. Si sente che c’è voglia di crescere, tutti remano dalla stessa parte”.
Insieme a Manuel, poi, non può mai mancare Ciro, il suo cane: “È come se fosse mio figlio, mi piacerebbe portarlo in campo. In B a Palermo hanno fatto quest’iniziativa, magari un giorno riuscirò a portarlo con me. Tutti in squadra lo conoscono e lui gioca con tutti, spesso lo porto al campo e giochiamo e corriamo insieme”.
La voglia di mettersi in gioco nella Vis, la carica e l’umidità di capitan Di Paola a guidare il gruppo. Sognare non costa nulla perché tanto, comunque andrà, sarà un successo.