Il presidente Marani: “Due riforme in atto. I playoff sono un mini europeo”

Marani, presidente della Lega Pro, crediti Lega Pro, www.lacasadic.com
Le parole
“La cosa che mi ha regalato la C è la possibilità di vedere 60 città e andare in giro per l’Italia. Io so la fatica che fanno i presidenti che conosco uno a uno“. Queste le prime parole del Presidente della Lega Pro, Matteo Marani in occasione di “Serie C business value”, evento di presentazione dell’analisi della fanbase e della fruizione della Serie C.
“L’Italia che forse qualche volta va meno in copertina di un’altra Italia. E’ quella più autentica e vicino alle persone. All’interno nostro abbiamo anche grandissime piazze, anche metropolitane. La C attraversa tutta l’Italia: piccoli cerchi, piccoli borghi fino a grandi città. C’è proprio una varietà enorme ed è proprio la forza di questo campionato. Da un certo punto di vista alcune volte è anche difficile tenerlo insieme proprio per la sua eterogeneità. Al tempo stesso è la sua grande forza. Mi fa piacere che dai numeri si vede quanto è forte il legame con il territorio e la gente comune”.
E sulla stagione: “Dal punto di vista di visibilità e sviluppo i numeri sono importanti. Rispetto a due anni fa abbiamo avuto un grande aumento. E’ stata una stagione che ha avuto delle criticità dal punto di vista economico e finanziario. Stiamo cercando di intervenire come abbiamo già detto con rigore cercando di dare delle proposte per riuscire ad andare ad aiutare una categoria che non riceve risorse da nessuno”
“Abbiamo varato due progetti in questo momento. Una è la riforma Zola che va incontro ai giovani dall’altra il contenimento dei costi. L’altra cosa è il salary cup che introdurremo nella prossima stagione. Pensiamo sia uno strumento per sensibilizzare i costi e i club. Una riforma che dovrebbe avere tutto il calcio italiano”.
A conclusione un commento sui playoff: “C’è un grande seguito. E’ un torneo nel torneo. Chi si ritrova a giocarlo è fonte di tensione, difficoltà ma è molto bello lo spettacolo. Chi arriva infondo alla stagione di solito il secondo o il terzo emerge. Un format che ha funzionato”. Una competizione presente da diversi anni: “Nascono già negli anni 90. I playoff di oggi è una sorta di piccolo europeo dove tutti hanno l’aspettativa e il diritto di sognare. Non ci possiamo rinunciare, è in costante crescita. Non possiamo rinunciarci”.
“C come cambiamento”
Il presidente Marani prosegue: “Posso dire C come Cambiamento. Io credo che oggi il sistema abbia bisogno di novità e di giovani, che portano sempre dietro idee più fresche. C’è bisogno più di giovani, Gianfranco ha varato questa riforma che ha preso il suo nome: i giovani sono aria, ossigeno. Per due ragioni: dobbiamo contribuire al calcio italiano, per me da ragazzo era impensabile che non vedessimo un mondiale, ora ho figli grandi che non hanno mai visto un mondiale, perché erano troppo piccoli la prima volta”.
“Non si sale e non si scende dal carro in base ai risultati. Per noi i giovani sono anche necessità di sostentamento: la C è l’unica lega che non ha aiuto da nessuno, a livello politico non è stato calcolato l’impatto della C. Oggi dipendiamo totalmente dalla forza e dalla generosità dei presidenti, che conosco uno per uno. Ho visto tutte le loro storie e so la fatica che fanno: i giovani servono per questo, perché un giovane costa meno”.