Elezioni Lega Pro, Vulpis: “Soggettività politica e tavoli di dialogo con i club, ecco il mio programma…”

L'intervista a Marcel Vulpis, candidato alla presidenza della Lega Pro

Marcel Vulpis, Lega Pro
8 Febbraio 2023

Redazione - Autore

“Una Lega Pro ancora più forte, con una altrettanto forte autonomia decisionale, una propria soggettività politica e soprattutto pronta al dialogo con tutte le componenti del sistema calcio”, è questa la summa del programma di Marcel Vulpis, attuale presidente ad interim nonché candidato per un nuovo mandato in vista dell’assemblea elettiva, che si terrà nella giornata di domani.

“Io ho iniziato un percorso dirigenziale in ambito calcistico più di due anni fa, culminato poi con l’elezione del 12 gennaio 2021, quando sono diventato vicepresidente vicario della Lega Pro. Successivamente – spiega Vulpis ai microfoni della Casa di C – ho intrapreso un ulteriore percorso con la delega al settore del marketing commerciale e dell’innovazione digitale.

Da lì non mi sono mai fermato: da un lato portando avanti questa delega nell’ottica di avvicinare aziende, quindi, ricavi e opportunità di business per la Lega e per i club, dall’altro affiancando il presidente Ghirelli, con il quale abbiamo fatto credo un ottimo lavoro stante la complementarità delle nostre due figure. Da Francesco, che è stato un presidente sempre molto presente, ho appreso molto in termini di rapporti istituzionali e credo di aver ricambiato mettendo il mio know-how nel settore marketing-economico a sua disposizione, con la realizzazione di eventi anche importanti”.

Da qui, dunque, nasce l’idea di Marcel Vulpis di candidarsi come prossimo presidente della Lega Pro… “Ho, inoltre, esercitato per 51 giorni le funzioni da presidente, motivo per il quale mi sembra normale potermi presentare come erede di Ghirelli e come rappresentante in un certo senso di una linea di continuità. È direi quasi fisiologico che il vicario si candidi, soprattutto se in costanza di dimissioni volontarie del precedente presidente, con il quale pur nella metodologia di lavoro differente, ho lavorato con piacere e orgoglio”.

Vulpis Marcel

Che Lega sarebbe con Vulpis presidente? “Una Lega ancora più forte e con una forte autonomia decisionale e una propria soggettività politica, pur nell’ovvio rispetto di tutte le istituzioni. Una Lega pronta a intercettare il cambiamento, a farsene promotrice e ad affrontare con determinazione e volontà risolutiva problemi ormai insurrogabili quali la individuazione di nuove risorse. La nostra presenza sul territorio, d’altronde, ci dà una capillarità che altre Leghe non hanno, basti pensare gli oltre 12 milioni di utenti interessati al prodotto Serie C. Sarebbe una Lega moderna, innovativa, agile e protesa al dialogo con tutte le componenti a partire dalle Leghe di A e B. Con Balata e Casini, in questo senso, sono già iniziate le prime interlocuzioni”.

Club al centro della balance decisionale e valorizzazione dei giovani: i due capisaldi del programma… “La centralità dei club costituisce il cuore pulsante del mio programma e, in tal senso, vorrei approntare dei tavoli di lavoro condivisi con risorse umane all’uopo preposte per raccogliere le istanze di tutte le società, come credo di aver fatto sempre in queste due mesi, andando in loco a toccare con mano le criticità di ogni realtà. Ai club, inoltre, mi sento di promettere attenzione alla valorizzazione dei giovani, che vuol dire anche potenziamento delle strutture sui territori. Abbiamo sessanta presidi sui territori, che costituiscono il motore per far ripartire il calcio italiano.

Poi è chiaro, qualsiasi bella idea ha bisogno delle gambe; quindi, cioè dell’economia che la fa muovere e la nostra ricerca deve andare nel senso di reperire risorse per fare in modo che ciò sia possibile. Un altro aspetto su cui punterò molto è una riorganizzazione manageriale della Lega, sempre più attenta alle esigenze dei club e capace di offrire servizi gratuiti agli stessi. La Lega – conclude Vulpis – si deve aprire ai club a 360 gradi e lavorare insieme sulle macro-tematiche più importanti come la trattativa sui diritti tv. Una Lega, dunque, aperta e virtuosa in termini soprattutto di sostenibilità e di dialogo continuo e costante”.