Tutto il mondo di Marchi: il “cantiere” Sassuolo, la Fermana e il Monza. “Galliani ci trattava come il Milan” 

L'intervista esclusiva dell'ex Juventus U23 ai nostri microfoni

3 Aprile 2022

Redazione - Autore

Provate a chiedere a Fermo di Ettore Marchi: “un ragazzo d’oro”; “qui di gente come lui se n’è vista poca”; “c’ha due p***e così”. Sì nelle Marche sud si usa tutto il vocabolario per esprimersi, anche la parte più “oscura”. Solo per rendere onore ad un Uomo con la U maiuscola che da attaccante della Fermana sta dando tutto. Valori che a 34 anni l’hanno portato a vivere una delle esperienze più importanti della sua carriera con il Monza. Sono arrivato in Lombardia proprio quando è arrivato Berlusconi. La gestione del dottor Galliani mi ha sorpreso: ci trattava come fossimo il Milan. . Poi anche il presidente soprattutto in casa era una presenza costante. 

Marchi: la Juventus U23 e “papà” Galderisi

E con una mentalità del genere non potevano che arrivare successi. “Abbiamo vinto il campionato anche se ero andato via ma avevo lasciato la squadra con 17 punti di vantaggio quindi sento mia quella vittoria”. Nella stessa stagione, la 2019-2020, Marchi ha indossato anche la maglia della Juventus U23 da gennaio in poi. Un’esperienza durata poco per il Covid, ma abbastanza per mettere in bacheca anche la Coppa Italia Serie C, il primo trofeo per una seconda squadra in Italia. Torino ha impreziosito enormemente la mia carriera, sia come blasone che come spirito di lavoro. 

Quella stessa Juventus che il suo mentore conosce bene. Infatti nella crescita calcistica, ma soprattutto umana, del numero 7 gialloblù c’è lo zampino di Giuseppe “Nanu” Galderisi. “Arrivò a Gubbio quando io ero con la Berretti e lui mi portò in prima squadra. C’è un rapporto come tra padre e figlio. Aldilà dell’allenatore, è una persona straordinaria e gli auguro il meglio”. 

Il miracolo Portogruaro e la costruzione del Sassuolo

Ettore di imprese calcistiche se ne intende, ed il miracolo di Portogruaro con la promozione in B ne è la prova. “Eravamo guidati da un grande allenatore come Calori con alle spalle una società seria e ben organizzata. Era inaspettata perché ai più eravamo sconosciuti poi a lungo andare abbiamo dimostrato che ce lo siamo meritati“.

La Serie B poi Marchi se la giocò prima con la Triestina, e poi con il Sassuolo con il cantiere del grande progetto neroverde in costruzione. “È stato un passaggio importante della mia carriera. Si aveva la sensazione che si lavorava per il presente ma si vedeva comunque oltre. Poi con il passare del tempo hanno dimostrato che anche una realtà piccola con un bel lavoro riesce a fare grandi cose. Sono orgoglioso di aver giocato lì“.

Fermana, Marchi: “Salvezza diretta? Possiamo farcela”

Però ora il pensiero è rivolto alla Fermana e all’obiettivo salvezza. A quattro punti dalla permanenza diretta in C, i gialloblù ci credono. Nel pareggio contro il Cesena, la punta ha tirato fuori dal cilindro una rovesciata alla Rivaldo per il momentaneo vantaggio. Ettore ce l’ha raccontata così: “Un’azione simile mi era successa quando ero a Gubbio, però questa era ancora più difficile. Il cross di Orazio [Pannitteri] era molto alto, poi Graziano è stato bravo di testa con una bella sponda, io mi sono preso lo spazio poi il resto è istinto”. 

Una rete che però poteva valere qualcosa di più. “Meritavamo di vincere, ma comunque credo che possiamo salvarci. Domenica ci sarà la sfida che può decidere le sorti della stagione. “Contro l’Imolese è una partita fondamentale. Arrivati a questo punto non cambia nulla se incontriamo questa o l’altra squadra, dobbiamo cercare di fare risultato con tutte”. 

Chi meglio di Orazio Pannitteri può risolvere questa situazione. Sono contento per lui perché è un ragazzo a modo e può crescere ancora tanto”. Marchi lo conosce già dai tempi della Vis Pesaro: un’evoluzione che l’ha portato a diventare il capocannoniere della Fermana. “L’anno scorso non veniva considerato, era messo ai margini. Quando giochi in una situazione del genere è difficile riuscire ad emergere. A Fermo invece è arrivato con meno responsabilità e si è fatto trovare pronto”. 

Di Filippo Rocchi

Credit Photo: Ufficio Stampa Fermana F.C