La lunga rincorsa di Marco Rossi: dall’Australia alla missione salvezza con il Seregno

Il difensore a segno per la prima volta in stagione contro la Virtus Verona

2 Marzo 2022

Redazione - Autore

Un gol dal sapore dolceamaro: non sempre la gioia di una rete coincide con il risultato positivo della propria squadra. Deve aver pensato questo Marco Rossi, la cui prima marcatura stagionale con la maglia del Seregno non ha impedito agli Azzurri di capitolare contro la Virtus Verona. Una spaccata al minuto 89 che non riesce a riaprire i giochi di una sfida che aggrava ulteriormente una situazione di classifica già complicata. D’altro canto, il ritorno al gol di uno dei giocatori di maggiore esperienza nella rosa di Alberto Mariani appare come un segno propizio nella rincorsa salvezza dei lombardi.

La Serie A: grinta, cuore e una serie di sfortunati eventi

Una vita dedicata al calcio, calcando campi in giro per lo Stivale e lottando da ormai più di 15 anni. E se ora in quel di Seregno appaiono lontani i fasti di un tempo, vale la pena ripercorrere alcuni episodi che hanno reso Marco Rossi uno dei protagonisti della Serie A a cavallo degli anni ’10. Un vero guerriero a guida della propria difesa, come ben ricorderanno i tifosi di piazze come Parma, Sampdoria e Bari; il difensore classe ’87 si è ritrovato più volte in circostanze che, suo malgrado, gli hanno garantito titoli da prima pagina.

È il caso, per esempio, della stagione 2010-11, quando diventa bersaglio per ben due volte di azioni violente da parte di “insospettabili” avversari. Prima è Cristian Chivu a “guadagnarsi” 4 giornate di squalifica per un pugno scagliato proprio verso un incolpevole Marco Rossi. Sulla stessa falsariga sarà Zlatan Ibrahimovic a “vincere” 2 turni di sospensione per un colpo, ancora una volta diretto al difensore in quell’occasione al Bari, assolutamente non giustificato da alcun avvenimento precedente. Dinamiche diverse, invece, per quanto riguarda la “famosa” ferita causata da Rossi ad un altro avversario nobile, Alessandro Del Piero. Un’entrata spregiudicata, infatti, provoca una ferita alla tempia all’ex bandiera bianconera, costretto a rimediare con la bellezza di otto punti di sutura.

La A-league: l’esotica fuga di Rossi

Ad accomunare Rossi e Del Piero, però, non sarà solo questo spiacevole episodio: il difensore nativo di Parma, infatti, è uno dei pochi calciatori italiani ad aver condiviso con l’Alex nazionale un’avventura in A-league, il massimo campionato australiano. Sarà al Wellington Phoenix che Rossi deciderà di rilanciarsi dopo annate complicate fatte di scandali e Serie B. Con la squadra della capitale neozelandese avrà modo di sperimentare due stagioni di football oceanico, riuscendo anche a lasciar il segno in Coppa d’Australia.

Ora, a 34 anni, un presente chiamato Seregno, con la voglia di lottare fino all’ultima giornata alla ricerca della salvezza. Con una vittoria che manca dal 4 dicembre scorso, la sensazione è che Mariani e i suoi avranno bisogno di tutto l’aiuto possibile.

A cura di Pietro Marchesano

Credit foto: instagram @marco.rossi.13