La sua sfida più grande – conquistare la promozione in Serie B – l’ha vinta e sulla torta di compleanno dei suoi 50 anni, in calendario il prossimo 30 aprile, ci sarà un sorriso largo così. Quello di Michele Mignani, che a Bari ha vinto il campionato al primo anno in panchina e dopo 48 ore ha incassato la totale fiducia sul suo conto del ds Ciro Polito e della società anche per la prossima stagione. Nel finale di stagione che attende i biancorossi, però, l’allenatore ha un altro mini-traguardo da tagliare: quello delle 100 vittorie in panchina tra i professionisti.
Al momento siamo a quota 99: 23 di queste sono arrivate alla guida del Bari 2021/22. Il tutto per un cammino da allenatore avviato in Coppa Italia di C: 17 agosto 2016, Olbia-Racing Roma 1-0. Quell’anno Mignani era alla prima tappa “in proprio” in panchina, dopo aver saggiato per la prima volta le sue qualità in panchina tra i professionisti a Latina, in B, da vice di Roberto Breda.
A raccontare le ore che lo hanno portato a Bari ci ha pensato lo stesso Polito. “L’ho seguito dai tempi di Siena e ho sempre ammirato la fase difensiva delle sue squadre – erano state le parole del ds del Bari – quando si è trattato di scegliere, ho pensato fosse l’allenatore giusto. Quando l’ho chiamato lui era a Genova e ci siamo incontrati a Roma: ci ho parlato mezz’ora e gli ho detto che al massimo avrei incontrato un altro allenatore. Poi ho scelto lui. Avevo le idee chiare. Ha confermato quello che pensavo”.
I pareggi da allenatore per Mignani sono 48, le sconfitte 56. Alcune cocenti, vedi la finale playoff persa nel 2018 a Pescara contro il Cosenza alla guida del Siena o quella costata l’eliminazione dai playoff per mano dell’Albinoleffe con il Modena. Ora vuole arrivare in tripla cifra alla voce “vittorie”: per farlo il suo Bari dovrà provare a battere sabato prossimo il Taranto in trasferta nel derby, in una sfida con poche motivazioni di campo ma una grande rivalità alle spalle. “Continueremo a lavorare per fare più punti possibili – ha garantito l’allenatore dopo il successo sull’Avellino – l’obiettivo era arrivare agli 80 punti ma sarà difficile arrivarci per via dei punti tolti”. Ne servirebbero sei. In soldoni, il Bari dovrebbe solo vincere di qui a fine stagione.
Missione complicata ma non impossibile. Soprattutto per una squadra che ha imparato a farlo di misura. Ben nove vittorie su 23 del Bari in stagione sono state per 1-0, da quella sul Picerno alla terza giornata a quella sull’Avellino della scorsa domenica. Manifesto di una squadra che arriva all’obiettivo, pur senza strafare. A immagine e somiglianza di Mignani.
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