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Mignani: “Che gioia la conferma sulla panchina del Bari, ds e presidente fondamentali”

“La conferma è una bella soddisfazione: ci siamo tolti di dosso un pochino di peso e ora ce la godiamo”. Michele Mignani, allenatore del Bari, ha incassato con il sorriso la conferma sulla panchina per la prossima stagione e quella curiosa ‘ipoteca’ messa nera su bianco dal direttore sportivo Ciro Polito. Alla guida dei biancorossi nel prossimo campionato di Serie B. “Sono felice, sono contento. Allenare un anno qui mi ha fatto crescere tanto – ammette nella conferenza alla vigilia della sfida all’Avellino – è normale che sia felice ma so anche bene che devo sperare che sia un punto di partenza, per il Bari e per me”.

Bari, Mignani: “Polito e De Laurentiis fondamentali per me”

Mignani sorride pensando a quel cartello redatto da Polito martedì in conferenza stampa: “Il nostro direttore è unico sotto certi aspetti – sorride Mignani – ho rapporti quotidiani con lui, stiamo insieme al campo e spesso ci capita di cenare insieme, parlando di calcio. Polito ha rappresentato la mia forza, mi ha sempre dato serenità, fiducia, dimostrato stima in tutti i momenti del campionato. Lui come il presidente”. Parole di chi crede che “la fortuna di un allenatore è trovarsi al posto giusto nel momento giusto – assicura – a Bari ho sempre sentito sostegno e supporto, c’è stato sempre enorme rispetto dei ruoli e questo è fondamentale”.

Mignani riavvolge il nastro e pensa anche al ritiro estivo di Storo, condizionato profondamente dal Covid: “Eravamo in costruzione, sapevamo che tanti giocatori sarebbero andati via – ricorda Mignani – ma è stato fondamentale per creare un rapporto con quelli che sono stati poi dei pilastri: penso a Di Cesare, Antenucci e Frattali. Ci siamo guardati in faccia e ci siamo detti che occorreva fare qualcosa di grande. Poi con l’aiuto di chi è arrivato dopo, questo gruppo si è cementato e ha raggiunto l’obiettivo”. La vittoria di Bari ripaga Mignani anche di due piccole delusioni come i finali delle esperienze di Siena e Modena: “Nella vita sono certo che però si raccolga sempre se si semina bene – precisa – ho avuto modo di toccare con mano l’entusiasmo di questa piazza ed è stato davvero bello. Quando sono venuto qui sapevo che poteva essere l’occasione giusta. Se quest’anno non ci fossi riuscito mi sarei fatto delle domande”.

“Concentrati sull’Avellino”

All’orizzonte c’è poi l’Avellino di Carmine Gautieri: “Non cambio il mio modo di lavorare, quindi non darò la formazione” sorride Mignani. “Sicuramente non ci sarà Pucino e non rischieremo chi non è al massimo. Gli altri sono tutti a disposizione a parte Botta. Cerchiamo di capire chi sta meglio e chi non sta ancora benissimo”. Commento anche sul caso Catania: “Non è purtroppo una sorpresa, trovo che si falsi il campionato togliendo punti a chi ne ha fatti contro il Catania. Credo che andrebbero fatti dei controlli prima per non arrivare a questo”.

Luca Guerra

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