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Milan Futuro, Camarda e Jimenez non ci saranno ai playout: ecco cosa dice il regolamento

Camarda IMAGO copertina

Francesco Camarda - IMAGO - www.lacasadic.com

I due giocatori rossoneri saranno out nel doppio incrocio contro la Spal.

Il Milan Futuro è aritmeticamente ai playout. La squadra di Oddo, arrivata diciottesima nel girone B di Lega Pro, sarà costretta a disputare il doppio confronto con la Spal per evitare la retrocessione in Serie D.

La seconda squadra rossonera ha fatto meglio soltanto di Sestri Levante e Legnago, motivo per cui per mantenere la categoria dovrà giocarsela negli spareggi promozione. L’avversario, nonché la Spal, ha inoltre la possibilità di evitare la retrocessione dovesse ottenere due pareggi nel doppio incrocio, in virtù del miglior piazzamento in classifica.

Son stati 34 i punti raccolti in regular season da parte di Ianesi e compagni, che hanno chiuso con un distacco di 6 punti dall’Ascoli quindicesimo. Appena 7 le vittorie, 13 i pareggi e ben 18 i ko nell’arco di tutto il campionato, il primo nella storia dell’Under 23 rossonera.

Il Milan Futuro, però, nelle due gare valevoli per i playout contro la Spal in programma il 10 ed il 17 maggio, non potrà contare né su Francesco Camarda né su Alex Jimenez. Il motivo è legato alle presenze totali nella stagione regolare, col regolamento della Figc sulle seconde squadre che infatti parla chiaro.

Il regolamento

Camarda e Jimenez non potranno scendere in campo nel doppio incrocio salvezza contro la Spal. In questo senso il regolamento parla chiaro, perché i playout possono giocarli soltanto i calciatori che hanno raggiunto le 25 presenze nelle distinte della regular season di Serie C. Camarda ne conta 18 e Jimenez 15 poiché spesso aggregati alla prima squadra. Oddo, quindi, non potrà fare affidamento su di loro in vista degli impegni in programma a Solbiate Arno e Ferrara, rispettivamente nelle giornate del 10 e del 17 maggio.

Di seguito il regolamento della FIGC: “Potranno essere utilizzati nelle eventuali gare di Play-Off o Play-Out solamente quei calciatori che abbiano raggiunto nel corso della regular season le 25 presenze negli elenchi di gara della Seconda squadra, ovvero le 12 presenze qualora il calciatore sia stato tesserato dalla Società di Serie A solo a partire dal 1° gennaio 2025. In deroga a quanto previsto nel capoverso precedente, potranno essere sempre utilizzati nelle eventuali gare di Play-Off e Play-Out quei che calciatori che non abbiano raggiunto le predette presenze minime negli elenchi di gara della Seconda squadra, a condizione che gli stessi non abbiano disputato alcuna gara nel Campionato di Serie A nel corso della stagione sportiva”.

Massimo Oddo – IMAGO – www.lacasadic.com

L’importanza di rimanere in Serie C

Il progetto del club rossonero non ha neppure compiuto un anno, eppure rischia già di prendere una piega diversa rispetto alle premesse iniziali. Un’eventuale retrocessione complicherebbe l’iniziativa del Milan di formare la seconda squadra.

Quest’ultima, infatti, esattamente come per la Juventus e per l’Atalanta è stata istituita per permettere ai giovani di “farsi le ossa” prima di approdare nelle massime serie dei campionati italiani e chiaramente la mancata permanenza complicherebbe il progetto. Per questo Oddo, a distanza di 18 anni da quello straordinario successo in Champions League con la maglia rossonera, ha un compito fondamentale: mantenere il Milan Futuro in Serie C, anche senza Camarda e Jimenez.